29 giugno 2009
Voi e il vostro leader
Che cosa si aspetta lui. E che cosa potete aspettarvi voi.
di LARRY BOSSIDY
pagg.8
maggio 2007, n.5
Commento: un buon articolo
Citazioni:
pag.1
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Ho scoperto che i buoni manager generalmente intervengono
in tre tipi di circostanze: quando qualcuno è in arretrato
con i propri impegni, quando insorgono problemi
seri tra il personale, specie se c'è un conflitto, e in
situazioni di crisi. Essere al vertice dell'azienda non
significa non dover più lavorare.
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pag.3
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Quando lavoravo per GE e Allied, rivedevo regolarmente gli
obiettivi che i miei subordinati definivano per i propri
collaboratori. Se erano vaghi, chiedevo loro di continuare
a lavorare finché ottenevano un grado di specificità
appropriato. Ad esempio, qualcuno potrebbe mettere
in elenco «migliorare le abilità interpersonali»,
quando il significato in realtà è «essere più disposto a
collaborare». Gli obiettivi devono essere sufficientemente
chiari da far sapere alle persone come affrontare
il problema e se hanno fatto o meno dei progressi:
«migliorare le abilità interpersonali» non dice a un
dipendente cosa deve fare.
Essere sempre informati. Non c'è niente di più deprimente
che sedere a una riunione di affari con della
gente che non sa cosa succede nel mondo. Mi aspetto
che la gente legga e ascolti i notiziari: non solo perché
si diventa persone più interessanti, ma perché ciò che
accade nel mondo influisce su ciò che accade a noi, al
nostro mercato e alla nostra concorrenza. Prendiamo
decisioni nel contesto degli eventi mondiali, dunque è
necessario prestarvi attenzione.
.....
pag.5
.....
Chiarezza. La formula dell'insuccesso? Non essere
chiari nel definire gli obiettivi e nell'attribuire i compiti,
non comunicare in modo inequivocabile le logiche strategiche
e gli obiettivi operativi, non definire in modo
specifico ruoli e linee di comando. È purtroppo abbastanza
diffuso il cattivo costume di affidare compiti e
obiettivi in modo volutamente impreciso, per evitare una
precisa assunzione di responsabilità che possa risalire
fino al capo. In questo modo si distrugge la credibilità
del leader e si condanna l'azienda nella migliore delle
ipotesi a una scarsa efficacia esecutiva, e nella peggiore
a uscire dal mercato.
Etica. Si sente spesso parlare dell'azienda etica e di responsabilità
sociale e ambientale dell'impresa. A mio
avviso occorre modificare l'approccio e parlare non di
azienda etica, ma di leader etici. Sono le persone che
fanno l'organizzazione al di là dei codici di comportamento.
Siamo all'inizio di un decennio, o se si preferisce
di un secolo, in cui l'impatto delle aziende, specie
quelle di produzione, sull'ambiente esterno e sulla società
deve modificarsi in modo radicale. L'obiettivo dello
sviluppo sostenibile non è uno slogan o un'utopia,
bensì il cavo portante e traente di un nuovo rapporto
tra imprese e società. Chi guida le aziende ha il compito
di acquisire rapidamente questa sensibilità e diffonderla
in tutta l'organizzazione. La leadership del terzo
millennio guarda avanti.
.....
pag.7
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UNA VALUTAZIONE SEMPLICE
Faccio da consulente per molte aziende, e la prima cosa
che guardo sono le loro valutazioni di performance.
In molti casi trovo tre pagine con il linguaggio
più vago e inutile che si possa immaginare.
La gente scrive, scrive, scrive... e non dice niente.
Le valutazioni dovrebbero consistere in una mezza
pagina di informazioni su ciò che il vostro
capo apprezza, ciò che potete migliorare e ciò
che entrambi farete in merito: semplice e
che va dritto al sodo, come questo modulo di esempio.
VALUTAZIONE DI PERFORMANCE
Nome: Joe Swift
Data: 6/09/07
Cosa apprezzo di più
Ambizioso
Giocatore di squadra
Disposto a dirigere iniziative
Innovativo
Rispetta gli impegni
Si interessa dello sviluppo degli altri
Si tiene informato
Tiene a bada la burocrazia
Cosa può migliorare
Comunicatore poco coerente
Avventato
Spesso non riesce ad anticipare
Vago nel valutare la performance altrui
Commenti
Joe, sei un ottimo dipendente e hai talento,
ma dobbiamo decidere come fare
progredire il tuo sviluppo. Incontriamoci
martedì, dopo che avrai avuto
il tempo di considerare un piano d'azione.
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