martedì 28 luglio 2009

Da “Lettere d'amore del profeta” di Kahlil Gibran a cura di Paulo Coelho

Pag.112

25/28 aprile 1922

Per Mini, la sua cecità è la cosa più normale e naturale. Non solo egli riceve più affetto delle persone cosiddette normali, ma può anche esprimere, con molta più libertà, ciò che sente nel proprio cuore. Quello che a te sembra una maledizione, per lui è un miracolo.

Lui interpreterà sempre il mondo secondo il proprio Regno personale. Non credere che un invalido sia qualcuno che non vale niente.

Persone che sono in un mondo diverso dal nostro possono essere migliori operai nella costruzione di questo pianeta, perchè i loro occhi vedono cose che noi siamo incapaci di scorgere. Le loro menti interpretano l'Universo in maniera differente, e lo ridisegnano a loro modo.

Noi non siamo i creatori della luce, ma solo i raggi di questo Grande Bagliore.


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