05 giugno 2009
Coraggio calcolato
Come riconoscere la differenza
tra coraggio e suicidio politico?
di KATHLEEN K. REARDON
pagg.8
marzo 2007, n.3
Commento: interessante
Citazioni:
pag.1
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Il senatore americano ed ex prigioniero di guerra
John McCain ha definito il coraggio come un evento
breve e unico: «Quel raro momento di unità tra
coscienza, paura e azione, in cui qualcosa dentro di
noi sfrega la pietra focaia dell'amore, dell'onore, del
dovere, per creare la scintilla che accende la nostra
determinazione». Questa definizione richiama alla
mente l'immagine dell'eroe solitario che – istintivamente,
spontaneamente e contro tutte le probabilità –
all'improvviso prende il controllo e fa trionfare la
virtù.
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pag.1
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Per imparare a scommettere in modo intelligente
occorre considerare quello che io chiamo il «calcolo
del coraggio»: un metodo per aumentare le probabilità
di successo e al tempo stesso evitare un comportamento
affrettato, improduttivo o irrazionale. Il calcolo
del coraggio si compone di sei distinti processi decisionali:
definire gli obiettivi primari e secondari;
determinare quanto è importante ottenerli; far pendere
la bilancia del potere a proprio favore; soppesare i
pro e i contro; selezionare il momento giusto per agire
e sviluppare dei piani di emergenza.
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pag.6
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Desmond Tutu ha descritto i buoni leader come capaci
di un tempismo incredibile. «Il vero leader», scrive,
«sa qual è il momento di concedere, quello di scendere
a compromessi, quello di usare l'arte di perdere la
battaglia per vincere la guerra.»
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pag.8
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Louise una volta svolse un esercizio che può essere
utile per chiunque voglia coltivare il coraggio professionale.
Scrisse le cinque condizioni più importanti per
qualsiasi impegno futuro: fare un lavoro significativo e
che le piacesse; essere orgogliosa dell'azienda per cui
lavorava e orgogliosa di dire alla gente di lavorarvi; che
almeno metà dei dipendenti e dirigenti dell'azienda
fossero donne; che l'azienda avesse una mission onesta
e un prodotto che fosse divertente, prezioso o utile per
la società, e che i valori dell'azienda coincidessero con
i suoi. Per tutta la sua carriera, ha misurato i rischi e il
coraggio in base a questo modello.
Alla fine, il coraggio negli affari si basa su priorità al
servizio di una filosofia personale, organizzativa o
sociale. Quando questa filosofia è sostenuta da obiettivi
primari e secondari chiari e ottenibili, una valutazione
della loro importanza, una base di potere favorevole,
una valutazione attenta dei pro e dei contro, un
tempismo appropriato e piani di emergenza ben congegnati,
i manager hanno più potere per agire con
coraggio per il bene delle loro organizzazioni, carriere
e per la loro dignità personale.
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