sabato 26 novembre 2011

The Oxford Muse

The Oxford Muse

A Foundation to stimulate courage and invention
in personal, professional and cultural life

Da Montaigne, L'are di vivere

http://www.oxfordmuse.com/

Montaigne, L'arte di vivere di Sarah Bakewell

Finito di leggere il 25 novembre 2011, venerdì

Montaigne, L'arte di vivere

di Sarah Bakewell

traduzione di Thomas Fazi

edito da Fazi Editore, Campo dei Fiori, Pagg.443, giugno 2011

Commento: Montaigne mi ha affascinato da quano ho avuto modo di "conoscerlo", il libro della Bakewell lo fa conoscere meglio e ci fa capire quanto ci sarebbe bisogno anche nella nostra epoca di personalità come quella di Montaigne.

domenica 20 novembre 2011

Allenamento

20 novembre 2011, domenica

Allenamento lungo

Orario: 9,15 - 11,30

Clima: tempo sereno, temperatura fresca, fondo asciutto

Tempo: 2 h 12 min 22 sec

Percorso: mezzamaratona di Palermo

Consumo energetico: 1112 kcal

Frequenza cardiaca media: 123 bpm
Frequenza cardiaca picco max: 146 bpm
Distanza km: 21,57 km
 
Velocità media km/h: 11,5

Note: percorso la mezza maratona di Palermo accompagnando Sergio e Franco ... è faticoso andare anche troppo piano!!!

sabato 19 novembre 2011

Allenamento

19 novembre 2011, sabato

Allenamento medio

Orario: 9,00 - 10,00

Clima: tempo sereno, temperatura fresca, fondo asciutto

Tempo: 0 h 54 min 53 sec

Percorso: New York: 42th street, 5th avenue, Central Park, 7th avenue, Times Square, 42th street

Consumo energetico: 581 kcal

Frequenza cardiaca media: 140 bpm
Frequenza cardiaca picco max: 174 bpm
Distanza km: 10,56 km
 
Velocità media km/h: 11,5

Note: primo allenamento dopo il rientro da New York e dopo l'influenza del post rientro. Una fatica bestiale ... ma domani penso di poter riuscire ad accompagnare Sergio nella mezza di Palermo!

Maratona di New york 2011

06 novembre 2011, domenica

Maratona di New York

Orario: 9,47 - 13,26

Clima: tempo sereno, temperatura fresca, fondo asciutto

Tempo: 3 h 38 min 33 sec

Percorso: New York: 42th street, 5th avenue, Central Park, 7th avenue, Times Square, 42th street

Consumo energetico: 2817 kcal

Frequenza cardiaca media: 151 bpm
Frequenza cardiaca picco max: 165 bpm
Distanza km: 42,195 km (26,2 miglia)
 
Velocità media km/h: n.r.

Note: fatta! Peccato non essere riuscito a distribuire al meglio le risorse ... ho perso tutto negli ultimi 7 km ... comunque è stato bellissimo, uno spettacolo che nel palmares di un maratnoneta non può mancare, emozioni troppo belle!

giovedì 10 novembre 2011

Ultimi scorci di una vacanza americana

Martedì mattina si parte in pullman per andare a visitare Toronto. Giro per i principali edifici della città, tra i quali i più rilevanti sono molto recenti. Bella vista dalla torre di Toronto che dai suoi 350 metri di altezza permette di godere una vista mozzafiato.

I siti che più mi hanno affascinato sono due luoghi commerciali, il mercato coperto di Saint Lawrence (vi si trova di tutto … ma veramente di tutto … dal punto di vista alimentare!) e la court food del centro commerciale nella zona di Queens Street … peccato domani si riprende la strada di casa!

Mercoledì mattina, la partenza per Buffalo è prevista per le 11,00, abbiamo ancora il tempo di fare un'altra passeggiata fino alle cascate e di osservare la corsa degli scoiattoli nei prati sul lungo fiume.

Caricati i bagagli in pullman si parte. Alla frontiera con gli U.S.A. perdiamo più di mezz'ora di tempo … anche loro non scherzano con l'elasticità mentale!

Dopo la giornata uggiosa di ieri oggi c'è il sole e il viaggio verso Buffalo permette di godere della vista di un magnifico territorio.

All'aeroporto di Buffalo prendiamo il volo per Chicago da dove poi ci imbarcheremo per Roma via Madrid.

Il volo da Buffalo a Chicago è operato da American Eagles (American Aerlines) … è un trabiccolo strettissimo … comunque funziona e arriviamo puntuali a destinazione.

L'aeroporto di Chicago O'Hare è enorme, nel solo terminal in cui siamo arrivati, e da cui partiremo per Madrid, si muove una città.

Per Madrid voleremo con Iberia. L'aereo arriva al gate con qualche minuto di ritardo e la partenza viene di conseguenza ritardata anch'essa.

Partiti!

Bye bye U.S.A.!


Scarico post maratona

La cornice delle cascate del Niagara è un'occasione troppo ghiotta per lasciarsi scappare una seduta di scarico. Partenza alle 5 e 40 circa e corsa di circa 40 minuti. Percorro il lungo fiume, prima nella direzione opposta a quella delle cascate e poi ritorno verso le cascate. La mattina è piovigginosa e alla pioggia si aggiunge anche il vapore che proviene dalle cascate canadesi … sullo sfondo lo spettacolo della cascate e il loro rumore. Superate le cascate, a circa una ventina di metri un animale taglia il percorso. Sembra un grosso gatto. Salta sul muretto di recinzione che separa la strada dal fiume, si ferma e mi fissa … non è un gatto … la maschera è quella di un procione, il famoso orsetto lavoratore. Per non sapere ne leggere ne scrivere preferisco invertire la corsa e torno in albergo … per questa mattina a sole 48 ore dalla maratona penso di avere fatto abbastanza, e lo pensano anche le mie gambe.

Niagara Falls

Lunedì mattina la trasferta americana continua e di buon mattino (6,00) raggiungiamo l'aeroporto J.F.Kennedy con destinazione Buffalo da dove raggiungeremo in pullman Niagara Falls.

Voliamo con Jetblue una delle più efficienti compagnie nazionali degli USA. E la fama non è usurpata. Quando sbarchiamo dall'aereo i bagagli sono già arrivati da un pezzo, li recuperiamo e subito andiamo in pullman per raggiungere Niagara Falls americana. Da lì vediamo le cascate del Niagara sul territorio americano. Le ammiriamo anche dalla Caves of the wind. Sono uno spettacolo … e non abbiamo ancora visto le cascate canadesi!

Riprendiamo il pullman e passiamo in territorio canadese.

Il passaggio della frontiera avviene senza problemi ne lungaggini … niente a che vedere con l'ingresso negli States (2 ore di coda, fotografia di riconoscimento e impronte digitali).

Si va a pranzo allo Sheraton e poi visita alle cascate del Niagara canadesi … il famoso ferro di cavallo … grandioso.

Dal lato canadese si gode meglio anche la vista delle cascate americane.

Raggiungiamo l'albergo, il Crowne Plaza, dove pernotteremo due notti, oggi e domani.

Dopo una pausa di riposo la giornata si chiude con un giro della cittadina … è un parco di divertimenti in piena regola con tanto di casinò. Anche qui la crisi si fa sentire, sarà per il periodo, ma non c'è tanta gente in giro e molte attrazioni sono chiuse ma in quelle che sono aperte c'è pochissima gente!

Cronaca di una giornata particolare

Il giorno della maratona di New York inizia molto presto, si deve raggiungere il luogo della partenza che si trova oltre il ponte di Verrazzano, non è soltanto un problema di distanza ma soprattutto di logistica. Saranno poco meno di 48 mila i partecipanti alla maratona e quasi tutti dovranno utilizzare i mezzi messi a disposizione dall'organizzazione della maratona.

Sveglia quindi alle 4,00. Puntata al bar dell'albergo e colazione a base di succo d'arancia e torta "marble qualcosa", torta che si rivelerà un po' pesante.

Alle 5 meeting nella hall con il gruppo di Terramia.

Pochi minuti dopo partenza in pullman per Staten Island Ferry Terminal a sud di Manhattan da dove partono i traghetti che condurranno a Staten Island. New York a quest'ora è ancora abbastanza deserta (è pur sempre domenica mattina) e in circa mezz'ora raggiungiamo la zona d'imbarco. La stazione "marittima" è già piena di una prima ondata di maratoneti. E' uno spettacolo di colori, lingue, abbigliamenti … anche se mancano più di 4 ore alla partenza della prima onda c'è già chi indossa la tenuta di gara sfidando una temperatura che non è rigidissima ma neanche primaverile!

La traversata dura circa mezz'ora. Si sbarca a Staten Island e guardando verso ovest si cominciano a scorgere le prime luci di una alba stupenda dietro lo skyline di Manhattan.

Il cielo è limpido, chissà che giornata sarà dal punto di vista della temperatura. Al momento non sento freddo ma ho indossato più strati di abiti, dei quali alcuni tecnici, … sono ancora indeciso su quale tenuta indossare per la gara.

All'uscita della stazione dei traghetti ci attendono dei bus che ci condurranno a Fort Wadsworth. Si parla poco, al di là della differenza di lingua la levataccia invita tutti a provare a dormire ancora un poco. Io preferisco guardarmi attorno e non perdere nulla di una esperienza che resterà unica.

Le strade attraverso le quali ci porta il pullman non sono quelle di Mahattan, qui è tutto silenzio e luci spente, gli unici che si vedono sono i polizziotti che presidiano i vari incroci.

Finalmente si arriva a Fort Wadsworth. I bus scaricano il loro carico di maratoneti che si incamminano attraverso un percorso obbligato che dividerà tutti i concorrenti in tre campi corrispondenti alle tre ondate in cui sarà scaglionata la partenza.

All'apparire dei primi bagni mi libero di un po' di liquidi.

Finalmente raggiungo il campo Orange, quello della wave 1, il mio.

Il campo è già molto affollato, quasi tutti indossano un berretto fornito da uno degli sponsor (ciambelle e dolci simili) e quasi tutti mangiano le ciambelle dello sponsor.

Io ho ancora qualche pezzo della marble "qualcosa" comprato in albergo e poi sono quasi al limite della digestione di ordinanza, provo a bere qualcosa di caldo … alla fine berrò un bicchiere di ottima "hot water", sento che il mio intestino ne ha di bisogno.

Mi guardo in giro e mancando ancora almeno 2 ore e mezzo alla partenza individuo un angolo del campo dove potermi sedere e aspettare. Il posto che scelgo mi sembra quello giusto, posso appoggiare la schiena a una recinzione e il sole, quando spunterà, potrà riscaldarmi.

Resto lì ad aspettare fino alle ore 8 circa. La folla continua ad aumentare, ci sono zone in cui ogni metro quadrato è occupato da una o più persone.

Cominciò a prepararmi. La giornata è tersa, c'è il sole che più splendente non si può … ho deciso … completino leggero da runner (maglia leggera a manica lunga e pantaloncino corto non aderente da runner.

Mi svesto, prima tolgo scarpe e pantaloni della tuta, resto con il costume che uso per la corsa, mi spalmo un po' di vaselina tra le cosce nelle zone sottoposte a maggiore sfregamento. Indosso il pantaloncino e poi rimetto e annodo le scarpe.

A questo punto passo alla svestizione della parte superiore, rimango a torso nudo, il freddo non da fastidio, spalmo un pò di vaselina sui capezzoli per evitare che sanguinino. Indosso il sensore del cardiofrequenzimetro, poi metto la maglia a manica lunga e sopra questa la canotta da runner di Terramia con il pettorale (14719).

Metto tutto ciò che mi sono tolto nella sacca da consegnare al deposito bagagli e completo la mia vestizione indossando un berretto nero di lana e i guanti da corsa.

Lo speaker annuncia che sono aperti i corrall della prima wave. Consegno la mia sacca al deposito bagagli dell'UPS e per rispondere a un altro stimolo fisiologico mi accodo a una delle tante code per i bagni chimici.

Svolto il dovere fisiologico ho ancora dieci minuti per raggiungere il corrall che chiuderà alle 8 e 55. Momento di panico! Dove sono i corrall? Seguo la folla e poi grazie a quelli del servizio d'ordine vengo instradato nel mio corrall. Non si partirà da lì. I corrall sono una sorta di zona di attesa dalla quale si verrà guidati fin sul ponte da dove avverrà la partenza vera e propria. Alle 9 e 20 circa siamo in zona di partenza. E' tutto un volare di felpe, tute e bottigliette. Dagli altoparlanti viene mandata musica a tutto volume fino a quando lo speaker ufficiale annuncia prima il sindaco di New York che augura buona fortuna a tutti e poi la voce solista che intona l'inno americano.

Qualche minuto dopo le 9 e 40 si sente la salva di cannone che annuncia la partenza. Prima che mi possa muovere dal mio posto passa più di un minuto e prima che possa passare sulla linea di partenza passa un altro minuto circa.

La maratona è partita e io sono lì, in mezzo a migliaia di persone, spero che vada tutto bene.

Primo incoveniente. Nonostante abbia provato il mio gps nei giorni precedenti la gara al momento della partenza in cui faccio scattare il mio cronometro il gps non viene rilevato, si spegne. Provo a farlo riavviare … niente da fare … dovrò fare a meno del mio regolatore … e questo inconveniente lo pagherò.

Nonostante non ci sia stato modo di fare un po' di riscaldamento le gambe sembrano abbastanza fluide.

Ai primi rilevamenti cronometrici mi rendo conto di stare andando troppo veloce, sono un po' troppo sotto i 5 minuti a km. Passo i 10 km in poco più di 48 minuti … troppo veloce. Comincio ad accusare qualche dolorino al fianco … sopportabile … allento un po' il pantaloncino. Arrivo alla mezza maratona in 1 ora e 38 minuti circa … troppo veloce … ma le gambe sembrano andare alla meraviglia.

Finora non ho bevuto, sento il bisogno di … "fare il ruttino" ma non ci riesco, ho una sensazione di freddo all'addome. Comincio ad approfittare dei punti di ristoro per riprendere fiato, bevo e tento di ruttare ma non ci riesco, avrei bisogno di ruttare ma non c'è verso non ci riesco. Sento un senso di pesantezza all'addome … e me lo tengo.

Il mio ritmo comincia a calare, da una proiezione sotto le 3 ore e 20 comincio muovermi verso le 3 ore e 30. Continuo a correre ma al miglio 22 sento l'esigenza di camminare un poco. Riprendo a correre e riesco ad entrare a Central Park dalla West ma subito dopo riprendo a camminare, poi corro, poi riprendo a camminare e poi, quando si esce da Central park per percorrerne il lato corto fino a Columbus Circle, riprendo a correre e questa volta non mi fermo più … anche se ne avrei una grande voglia. Alla vista del rientro a Central park da Columbus Circle mi viene il magone … è un attimo … mi riprendo e quelle ultime 300 yard non sembrano finire più … ma alla fine il traguardo è lì … anche questa volta ce l'ho fatta.

Il tempo finale è di 3 ore 38 minuti e 33 secondi, l'indomani saprò, dal New York Times, che sono arrivato 7.571 … ne ho messi alle spalle circa 40.000 … se avessi centrato l'obiettivo delle 3 ore e 30 avrei superato altri 2.000 circa … va bene così.

La cronaca della corsa non dice molto, quello che merita di essere detto riguarda lo staff dell'organizzazione e il pubblico.

Dell'organizzazione non c'è che fare i complimenti a tutti, gestire un evento simile non è da tutti e poi tutti i volontari dimostrano un senso di partecipazione e comprensione del gesto sportivo che ti ripagano più di qualsiasi prestazione, ti fanno capire che comunque sia andata sei riuscito a concludere una gara che di per sé è un'impresa e loro capiscono il valore di questa impresa.

Il pubblico della maratona di new york è fantastico, sono due ali di folla che incitano i maratoneti per quasi tutti i 42,195 chilometri (26,2 miglia), ti sembra di essere tu lo spettatore di uno spettacolo meraviglioso … il loro. Tra cartelli, incitazioni, performance musicali, non ti fanno mai mancare il loro sostegno … meraviglioso.

E poi il percorso, probabilmente si attraversano quartieri che mai avresti immaginato di visitare, dove si riescono a distinguere vere e proprie comunità. Quelli più organizzati sembrano i messicani. Ma ci sono gruppi di turisti che hanno organizzato delle claque e ci sono quelli che meno te li aspetti … gli austriaci, gli svedesi … tanti tifosi di singoli maratoneti, e lì è uno spreco di cartelloni dai "go go" agli incitamenti più ironici. Il pubblico meno caloroso è quello del quartiere ebraico, gli uomini nei loro caratteristici pastrani e cappelli fuori dal tempo, per non parlare delle barbe e dei riccioli, che incontri in giro anche per New York ma non in questo numero; ma la vera sorpresa sono le loro donne e i bambini che invece non si vedono in giro. Sono tutti vestiti di nero e sembrano un po' vintage, ma la sorpresa sono le donne ebree, alcune sono molto belle e i loro sguardi sembrano appartenere a un altro tempo.

La maratona di New York è finita. I soliti rimpianti di ogni maratona, ma in questa ho commesso troppi errori, avrei potuto soffrire di meno e forse avrei potuto fare un tempo leggermente migliore … ma tra qualche giorno tutto questo sarà dimenticato e quello che rimarrà saranno le sensazioni provate in un giornata stupenda … bye bye New York!

Pomeriggio di riposo, forse ho qualche linea di febbre … normale. Uscita serale per mangiare un boccone … ma non ho molta fame … normale.

domenica 6 novembre 2011

Terzo giorno a New York e domani sarà il grande giorno

Ultima giornata dedicata alla visita turistica di New York, domattina sarà l'ora della maratona e nel pomeriggio non potrò camminare molto ... tutto dipenderà dalla velocità alla quale riuscirò ad andare. Se confermerò i 5 minuti a km non dovrei avere particolari problemi.
Torniamo ai giri di oggi. Passeggiata fino a Times Square per prendere il bus del sightseeing in mezzo a una folla di runner per la corsa di beneficienza del sabato, fantastici i gruppi dei giapponesi abbiggliati e truccati nelle fogge più impensabili.
Partenza con il bus fino alla 34th strada per visita all'Empire State Building. Comprato biglietto oltre che per l'osservatorio dell'86° piano anche per lo Skyride ... da provare, una sorpresa che ti regala momenti di divertimento e qualche patema ... però ne saprai di più di NYC!
La vista dall'86° piano è mozzafiato ... bella veramente!
Dopo l'Empire visita da Macy's ... il più grande magazzino del mondo di un pò di tutto ... è già addobbato per Natale, gli americani hanno ancora il senso di questa festa!
Dopo Macy's ripreso il bus nell'8 avenue e fatto il giro di Central Park. Una giornata fredda ma con un cielo terso e un sole splendente. Non avrei mai immaginato questi colori per una città come New York. Sceso dal bus sulla East Central Park per visitare il Museum of the City of New York. Niente di particolarmente interessante eccetto il filme che viene proiettato ogni 30 minuti e che in 22 minuti descrive la storia di NYC dalla fine del 600 a oggi.
Dal Museo della citta di NY inizio il Museum Mile, in poco meno di 2 km un pletora di musei tra i quali il Guggenheim e il Metropolitan.
Rientro in albergo alle 19 passate, come allenamento premaratona non è stato male ... vedremo domani come risponderanno le gambe.
Cena da Morton's The steakhouse nella 45th strada tra la 5th avenue e la Madison, ottima bistecca e ambiente molto piacevole.
Ritorno in albergo passando per la Grand Central Station ... una città nella città che non si ferma mai.
Ora non rimane che riposare. Domattina sveglia alle 4 perchè l'organizzazione alle 5 ci porterà alla partenza della maratona al ponte di Verrazzano ... si dovranno attendere almeno 3 - 4 ore prima dello start ... una tragedia ... pazienza, il tempo mi servirà per stabilire con che indumenti disputare la gara ... coperto o scoperto ... porterò entrambi i completini ... mezz'ora prima della partenza deciderò ... sembra che ci potranno essere 2 °C ... domani deciderò!
Prossimo resoconto ... dopo la maratona, che se tutto andrà per il verso giusto non dovrei ultimare oltre le 13,10 dell'ora di NYC (le 19,10 di Palermo) sempre che la partenza venga confermata per le 9,40.
Già mi dispiace un pò ... una gara preparata da quasi un anno ed è già arrivata ... l'attesa è stata bella ... speriamo che anche la corsa riservi delle belle sensazioni!

sabato 5 novembre 2011

Secondo giorno a New York

Dopo l'allenamento mattutino, intera giornata dedicata alla visita della città.
Ho scelto di utilizzare uno dei tanti servizi di sightseeing che per la modica cifra di 54 $ ti fanno girare tutta la città con l'aggiunta di altri servizi tipo una crociera di circa 90 minuti attorno alla parte meridionale di Manhattan (dall'altezza dell'Empire state building, 34th, da un lato sino al grattacielo dell'Onu dall'altro) con puntata sino alla Statua della Libertà.
Giornata soleggiata ma con un vento fastidioso che ha fatto sentire molto il freddo.
Partenza in bus da Times Square fino all'Empire state building. Da lì siamo scesi sino all'imbarco dei ferry per la crociera (vicinanza della zona fieristica dove c'è anche l'expo della maratona). A parte il freddo la vista di Manhattan dall'acqua è affascinante ma New York è affascinante da qualsiasi parte la guardi ... in effetti.
Di ritorno dalla crociera abbiamo ripreso il bus fino all'inizio del Greenwich village e da lì abbiamo preferito camminare per il village, per Washington Square, e poi per Soho. Piccolo snack da Mac Donald in Canal Street. Continuato passeggiata per Broadway Av fino al City Hall e da lì fino a Ground Zero. Dal cantiere di Ground zero continuato fino al centro finanziario di Wall street. Presente ancora il presidio degli "indignatos". Percorso Wall street, passato per Stock exchange, fino a Water street e percorso quest'ultima fino a Fulton street nei pressi della quale abbiamo ripreso il bus che ci ha condotto nei pressi della 5th avenue. Sulla strada del ritorno fermata al caldo presso Barnes e Noble. Tra un caffè e la scelta di qualche libro trascorso più di un'ora.
Chiuso la serata con un piatto tipico newyorkese ... pizza e sandwich ... e poi finalmente in albergo.
Abbiamo trascorso praticamente 12 ore al freddo ... speriamo di fare altrettando domani ... e per la maratona si vedrà.

venerdì 4 novembre 2011

3 novembre sera a New York

Cena da Smith & Wollensky, ambiente simpatico, accogliente ma casinaro, noi italiani parliamo molto ma non come i clienti di questo affollatissimo locale. Simpatici i camerieri e ottima la carne. Provata la Colorado steak e anche il Lemon green pepper cicken ... porzioni esagerate. Buona anche la Famous S&W carrots cake.
Ritorno a piedi in albergo ... sempre tanta gente per le strade ... già si vedono i primi addobbi natalizi come gli alberi illuminate sulla Trump Tower.
New York di notte è bella quanto di giorno!

Allenamento

04 novembre 2011, venerdì

Allenamento medio

Orario: 6,30 - 7,40

Clima: tempo sereno, temperatura fresca, fondo asciutto

Tempo: 1 h 12 min 03 sec

Percorso: New York: 42th street, 5th avenue, Central Park, 7th avenue, Times Square, 42th street

Consumo energetico: 794 kcal

Frequenza cardiaca media: 130 bpm
Frequenza cardiaca picco max: 146 bpm
Distanza km: circa 14 km
 
Velocità media km/h: circa 12

Note: primo e ultimo allenamento statunitense prima della maratona ... sembra tutto ok! Fin dalle 6,30 Central Park è un pienone di runner soli o in gruppi numerosi ... uno spettacolo. Giro per Gentral Park sino al lago più grande e vista del Guggheneim Museum

Quarta tappa verso New York 2011

Giornata dedicata al turismo con puntata all'expo marathon per ritiro pettorale e pacco gara.
Prima di andare all'expo un primo approccio con New York. Vista della Grand Central Station e poi su e giu dalla 5th Avenue fino al Central Park. Di passaggio visita alla S.Patrick Cathedral.
Colazione con cappuccino e muffin. Ritorno al Grand Hyatt per prendere navetta per l'expo. Traffico intenso. Ottima organizzazione all'expo è preso pettorale e pacco gara in pochi minuti. Acquistato completino runner ... forse per maratona di domenica ... dipenderà dalle condizioni climatiche. Se continuerà a fare "caldo" meglio correre scoperto. Deciderò prima della consegna del bagaglio prima della partenza della maratona.
Ritorno al Grand Hyatt.
Nuova passeggiata fino a Times Square, acquisto souvenir vari in Broadway Avenue. Colazione in Delicatessen (America Hero molto buono - sandwich con una quantità di roba che sa dell'incredibile). Continuata passeggiata fino a Central Park e percorso il tratto finale della maratona passando per la zona dell'arrivo. Ritorno da Central Park via 5th avenue. Le luci della città di sera sono uno spettacolo. Grande traffico, grande confusione di gente, tanta gente che riempie bar e pub ... o che pattina sul ghiaccio sotto Rockfeller Centre.
Ritorno in albergo e riposino prima di una T-bone da Smith & Wollensky ... ne parliamo domani.

giovedì 3 novembre 2011

Terza tappa New York 2011

Il 2 novembre è stato dedicato al transfer per New York via Madrid.
Partenza dal terminal 3 di Fiumicino. Anzichè partire alle 12 ci hanno proposto di anticipare la partenza alle 10,30.
Volo tranquillo e arrivo a Madrid, aeroporto, alle 13,00. Il tempo di una leggero lunch e giro della immensa struttura aeroportuale.
Imbarco per New York alle 17,00 circa.
Volo tranquillo e arrivo all'aeroporto JFK di New York alle ore 20 ora locale (ora 1 a.m. del 3.11 in Italia). Buono il servizio a bordo con pranzo e leggero snack prima dell'arrivo ... abituati ormai ai low cost dove ti fanno pagare anche l'acqua ... un lusso ... e poi gli spagnoli sono molto cordiali ... volato con Iberia.
Dopo lo sbarco attese più di due ore prima di passare la dogana.
Alle 22.30 circa sul pullman del tour operator destinazione Grand Hyatt nella 42th street (Park Avenue).
Uscendo dall'aeroporto il primo impatto con gli "americani". Strani per tutto, per facce, per dimensioni ... su americani!
Il percorso dal JFK non dice granchè salvo l'ultimo tratto quando si è in vista di Manatthan ... molto pittoresco!
Entrando nella hall del Grand Hyatt ci si sente come alla stazione centrale di Milano.
Bella camera, lettone morbido ... domani sarà un altro giorno!
Spero di trovare il trasformatore per pc e blackberry ... altrimenti fine cronaca in tempo reale!

martedì 1 novembre 2011

Seconda tappa verso New York 2011

Giornata trascorsa a Roma in attesa della partenza di domani.
Dopo l'allenamento mattutino, approfittando della bella giornata, colazione sul terrazzo della camera. La colazione non era il massimo ma nel complesso la situazione è stata molto piacevole.
Passeggiata fino a villa Borghese e visita alla Galleria. Le sculture del Bernini sono sempre una nuova scoperta ... fantastico!
Dopo una spaghettata "A casa di Alice", altra escursione verso San Pietro in Vincoli. Da lì continuato verso la Domus Aurea e poi trasferimento al Caffe greco via Fori imperiali.
Tranne che siate particolarmente amanti del genere, e disposti quindi a pagare 9 € per un cappuccino al tavolo, vi consiglio di tenervi alla larga da questo bello e affascinante locale ... ma un pò troppo caro!
Messa a San Lorenzo in Lucina. Continuata passeggiata per quartiere Prati, poi da Cola di Rienzo a piazza del popolo e ritorno al B&B via Tritone, Barberini e xx settembre.
Anche oggi l'allenamento lento metterà a dura prova la preparazione per la maratona.
Domani sarà una giornata sedentaria dedicata al volo verso New York via Madrid.
Il 6 novembre è sempre più vicino!

Allenamento

01 novembre 2011, martedì

Allenamento medio

Orario: 6,30 - 7,40

Clima: tempo sereno, temperatura fresca, fondo asciutto

Tempo: 1 h 00 min 45 sec

Percorso: Roma: xx settembre, quirinale, trevi, del corso, venezia, fori imperiali, colosseo, foro romano, circo massimo, tempio di vesta, lungo tevere, sinagoga, lungo tevere, piazza del popolo, pincio, villa borghese, veneto, barberini, barberini, xx settembre

Consumo energetico: non calcolato kcal

Frequenza cardiaca media: non calcolato bpm
Frequenza cardiaca picco max: non calcolato bpm
Distanza km: circa 12 km
 
Velocità media km/h: circa 12

Note: ultimo allenamento italiano!