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La lepre e il bifolco: molti sono gentili a parole, sleali nel cuore
Una lepre, fuggendo a zampe levate da un cacciatore, fu vista da un bifolco mentre si insinuava sotto a un cespuglio. <<Per gli dei e per tutte le tue speranze ti supplico, bifolco, non tradirmi; non ho mai fatto nulla di male a questo tuo campo>>. E il contadino: <<Non temere; stattene nascosta senza preoccuparti>>. Ecco già lì il cacciatore che la inseguiva: <<Dimmi, bifolco, è per caso venuta qui una lepre?>> <<Sì, ma se ne è andata per di qua, a sinistra>>; e con un cenno indica la destra. Il cacciatore, per la fretta che aveva, non capì e sparì dalla vista. Allora così il bifolco: <<Mi sei grata per averti tenuta nascosta?>> <<Certo non nego di essere grata alla tua lingua e di doverla ringraziare moltissimo; ma quanto ai tuoi occhi traditori mi auguro che ti si accechino>>.
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