Da L'esperto risponde de Il Sole-24 Ore di lunedì 22 giugno 2009
Direttiva del Dipartimento della Funzione Pubblica n.2 del 6 maggio 2009
Internet e posta elettronica. E' fatto divieto di uso privato delle attrezzature e degli strumenti messi a disposizione dalle pubbliche amministrazioni. Nel controllo i datori di lavoro (nel caso specifico i dirigenti) devono adottare le misure necessarie e garantire la sicurezza, la disponibilità e l'integrità dei servizi informativi. Il dipendente deve non solo evitare l'uso improprio delle attrezzature di cui dispone ma anche impedire l'uso indebito da parte di altri. Le amministrazioni dovranno dotarsi di software idonei a impedire l'accesso a siti internet aventi contenuti e/o finalità vietati dalla legge. La Pubblica Amministrazione potrà individuare categorie di siti considerati correlati o meno con la prestazione lavorativa, configurare filtri che escludano determinate operazioni o prevedere il trattamento di dati in forma anonima.
Commento: che ne pensate? Limitare la navigazione in internet (escludendo naturalmente siti con contenuti pedopornografici o a finalità esclusivamente ludica) rappresenta un modo per far aumentare la produttività dei lavoratori? Io ritengo che l'uso delle risorse di internet rappresenti un modo per migliorare la capacità di problem solving dei dipendenti e per arricchirne il bagaglio di conoscenza e per fare questo non è immaginabile sottoporre a verifica preventiva l'utilità del raggiungimento di determinati siti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento