mercoledì 30 settembre 2009

Sito consigliato

www.repubblicadeglistagisti.it

Allenamento

30 settembre 2009

Allenamento lento

Orario: 5,25 – 6,40

Clima: fresco, asciutto,
 
Tempo: 1 h 11 mm 10 ss

Percorso: Politeama, Libertà, Statua, Crocerossa, Alcide de Gasperi, Stadio Palme, 10 Giro piccolo campetto , Alcide de Gasperi , Crocerossa, Statua, Catania
 
Consumo energetico: 764 kcal

Frequenza cardiaca media: 126 bpm

Frequenza cardiaca picco max: 152 bpm (0 mm  0 ss)

Note: ---

Da Prometeo: per riflettere

Come faccio ad andare avanti, se non so in che direzione sono rivolto? --- John Lennon

martedì 29 settembre 2009

Master in Management e leadership de Il Sole-24 Ore

Finito di visionare il 3° cofanetto del master

Personal branding: comunicare il proprio valore

Circa 3 ore di video

Interessante

La politica, Max Weber

"La politica consiste in un lento e tenace superamento di dure difficoltà, da compiersi con passione e discernimento al tempo stesso. E' perfettamente esatto, e confermato da tutta l'esperienza storica, che il possibile non verrebbe raggiunto se nel mondo non si ritentasse sempre l'impossibile.
Ma colui il quale può accingersi a quest'impresa deve essere un capo, non solo, ma anche in un senso molto sobrio della parola, un eroe.
E anche chi non sia l'uno né l'altro, deve forgiarsi quella tempra d'animo tale da poter reggere anche al crollo di tutte le speranze, e fin da ora, altrimenti non sarà nemmeno in grado di portare a compimento quel poco che oggi è possibile.
Solo chi è sicuro di non venir meno anche se il mondo, considerato dal suo punto di vista, è troppo stupido o volgare per ciò che egli vuole offrirgli, e di poter ancora dire di fronte a tutto ciò:
' Non importa, continuiamo!', solo un uomo siffatto ha la 'vocazione' (Beruf) per la politica."

Tratto dal brano conclusivo dell'intervento tenuto da Karl Emil Maximilian (Max) Weber alla conferenza sulla politica

Citazione da pag. 193 del volume della Collana 'I grandi filosofi'
n°27 'Weber' (Volume finito di leggere il 7 gennaio 2008)

Autobiografia di Flavio Giuseppe

Finito di leggere il 28 settembre 2009

Autobiografia di Flavio Giuseppe

introduzione, traduzione e note di Elvira Migliario

edito da Fabbri Editori per la collana I grandi classici latini e greci, pagg.200, aprile 1997

Commento: non molto interessante!

Allenamento

29 settembre 2009

Allenamento lento

Orario: 5,25 – 6,40

Clima: fresco, asciutto,
 
Tempo: 1 h 09 mm 13 ss

Percorso: Politeama, Libertà, Statua, Crocerossa, Alcide de Gasperi, Stadio Palme, 10 Giro piccolo campetto , Alcide de Gasperi , Crocerossa, Statua, Catania
 
Consumo energetico: 731 kcal

Frequenza cardiaca media: 129 bpm

Frequenza cardiaca picco max: 149 bpm (0 mm  0 ss)

Note: ---

Da Prometeo: per riflettere

Un uomo è felice pressappoco quanto decide di esserlo --- Abraham Lincoln

lunedì 28 settembre 2009

Da Prometeo: per riflettere

Gli errori fatti da un uomo diventano i portali per le sue scoperte --- James Joyce

domenica 27 settembre 2009

Allenamento

27 settembre 2009

Allenamento lento

Orario: 7,20 – 8,55

Clima: fresco, asciutto, soleggiato
 
Tempo: 1 h 02 mm 22 ss

Percorso: Politeama, Ruggero Settimo, Maqueda, stazione centrale, Roma, Don Sturzo, Turati, Politeama, Libertà, Statua, Crocerossa, Alcide de Gasperi,  Alcide de Gasperi , Crocerossa, Statua, Catania
 
Consumo energetico: 689 kcal

Frequenza cardiaca media: 129 bpm

Frequenza cardiaca picco max: 142 bpm (00 mm  00 ss)

Note: bene!

sabato 26 settembre 2009

Allenamento

26 settembre 2009

Allenamento lungo

Orario: 8,05 – 10,50

Clima: fresco, umido, variabile
 
Tempo: 2 h 35 mm 25 ss

Percorso: Palme, Favorita, Cesenatico, discesa Mondello, salita Montepellegrino, prima galleria, discesa Montepellegrino, Valdesi, Lauria, Valdesi, Torre, Faro di capo Gallo, Valdesi, salita Mondello, Cesenatico, Favorita, Palme
 
Consumo energetico: 1802 kcal

Frequenza cardiaca media: 135 bpm

Frequenza cardiaca picco max: 158 bpm (00 mm  00 ss)

Note: secondo allenamento serio, buono!

venerdì 25 settembre 2009

La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano

24 settembre 2009

La solitudine dei numeri primi

di Paolo Giordano

Edito da Mondadori, pagg.310, gennaio 2008

Commento: l'ho letto sino a pag.74; poi mi sono rifiutato di continuare; è indubbio che certe situazioni si verificano ma è più che sufficiente doverle trovare nelle cronaca nera dei giornali; sconsigliatissimo per chi dalla lettura vuole trarre arricchimento o svago.

Da Leadership di Agostino La Bella

DECIMA PARABOLA SULLA LEADERSHIP

Il valore e la fuga

Molti secoli fa viveva in Cina un famoso Maestro di arti marziali. Da lui accorrevano giovani
da tutto l'immenso paese per ricevere il tesoro della sua arte. Pochissimi erano selezionati,
dopo anni di attesa e durissime prove. 
Alcuni suoi allievi erano a loro volta divenuti Maestri, e tramandavano il suo
insegnamento in scuole intitolate a suo onore in diverse province.
Come sempre la fama porta alcuni inconvenienti.
In particolare, periodicamente, il Maestro veniva sfidato a duello da guerrieri che
pensavano di dimostrare così il proprio coraggio e valore. Il maestro però era anche famoso
per non aver mai accettato di battersi al di fuori degli allenamenti nella sua scuola.
E tutte le volte in cui qualcuno aveva cercato di costringerlo, aveva risolto
la situazione fuggendo: a furia di praticare, aveva elevato la fuga a vera e propria
arte, ed era divenuto così veloce che nessuno era mai riuscito a raggiungerlo.
I pochissimi allievi che avevano timidamente osato chiedergli la ragione di questo
comportamento avevano ottenuto come risposta l'ordine di raccogliersi in meditazione per
molte settimane di fila.
Un giorno, quando il Maestro era già molto vecchio, gli capitò di doversi recare
in un villaggio vicino per far visita alla scuola fondata da un suo discepolo.
Mentre era in viaggio con alcuni allievi fu assalito, in un tratto di strada
particolarmente isolato che si dipanava nel folto di un bosco, da una dozzina
di briganti armati fino ai denti.
Gli allievi si apprestavano già a fuggire, fedeli agli insegnamenti ricevuti,
quando il vecchio Maestro, con loro grande sorpresa, affrontò i briganti
a mani nude massacrandoli tutti.
Mentre il Maestro si sistemava la casacca appena scomposta uno dei giovani trovò
il coraggio di balbettare "Maestro….ma…come mai….?"
"Vi chiedo scusa ragazzi," rispose il Maestro, "ma vedete: oggi non mi sento troppo bene."

Da Nova, Il Sole-24 Ore

Giovedì 24 settembre 2009

Quando la mente umana viene allargata da un'idea nuova non ritorna mai alle dimensioni precedenti, (Oliver Wendell Holmes Sr., medico e autore, 1809 - 1894)

Da Prometeo: per riflettere

Di solito l'istinto ti dice quel che fare molto prima di quanto occorra alla tua mente per capirlo --- Edmund Burke

giovedì 24 settembre 2009

Da Leadership di Agostino La Bella

NONA PARABOLA SULLA LEADERSHIP

La ruota e la luce

Nel III secolo a.C., caduta la
dinastia Qín seguì la dinastia Han,
il cui imperatore, Liu Bang, aveva
unificato la Cina, per la prima volta,
in un unico impero. Per celebrare l'evento,
Liu Bang aveva invitato militari di
alto rango e politici, poeti e maestri a
una grande festa. Tra questi c'era Chen Cen,
il maestro da cui Liu Bang si era recato
spesso per avere lumi durante la sua campagna
di unificazione dei territori cinesi.
Le celebrazioni erano in pieno svolgimento.
Mai prima d'allora si era visto un banchetto
come quello preparato per l'occasione.
Al tavolo centrale sedeva Liu Bang con
i suoi tre generali: Xiao He, che aveva
amministrato la logistica della campagna
di unificazione; Han Xin, che aveva organizzato
e condotto i combattimenti; e Chang Yang,
che aveva definito le strategie
diplomatiche e politiche.
In un altro tavolo sedeva Chen Cen
con i suoi tre discepoli.
Venne servito il cibo, si tennero
importanti discorsi, si declamarono
onori e ci furono divertimenti di
ogni sorta e tutti si compiacevano
orgogliosi e divertiti - tutti eccetto
i tre discepoli di Chen Cen, che sedevano
attoniti. Solo a metà dei festeggiamenti
proferirono parola. "Maestro", rimarcarono,
"tutto è magnifico e appropriato, ma nel
cuore della celebrazione c'è un enigma."
Percepita l'esitazione dei discepoli a
proseguire il loro racconto, il maestro
li esortò a continuare.
"Al tavolo centrale siede Xiao He"
continuarono "1a sua conoscenza della
logistica non può certo essere confutata.
Sotto la sua direzione i soldati sono sempre
stati ben nutriti e ben equipaggiati,
in qualsiasi condizione si trovassero.
Al suo fianco c'è Han Xin.
Le sue tattiche militari sono al di sopra
di ogni critica. Sa esattamente dove
tendere un'imboscata al nemico,
quando avanzare e quando ritirarsi.
Ha vinto tutte le battaglie che ha condotto.
Infine c'è Chang Yang. Tiene in pugno
tutti i segreti delle relazioni politiche
e diplomatiche. Sa con quali stati allearsi,
sa come ottenere favori politici e come
far arrendere capi di stato senza nemmeno
il bisogno di combattere. Tutto questo lo capiamo bene.
Quello invece che non riusciamo a comprendere
è l'elemento centrale del tavolo, l'imperatore.
Liu Bang non vanta nobili natali e
la sua conoscenza di logistica, di combattimento
e di diplomazia non eguaglia lontanamente
quella dei suoi generali.
Come può accadere, dunque, che proprio lui
sia l'imperatore?"
Il maestro sorrise e chiese ai
suoi discepoli di immaginare la
ruota di un carro.
"Che cosa determina la forza di una ruota
nel trainare un carro?" chiese.
Dopo un momento di riflessione, i suoi discepoli
risposero: "Non è forse la potenza dei raggi, maestro?"
"Ma allora com'è" replicò il maestro "che due ruote
con raggi identici hanno forza differente?"
Dopo un attimo il maestro continuò:
"Guardate oltre quello che è evidente.
Non dimenticate mai che una ruota non è
fatta solo di raggi ma anche dello spazio
che c'è tra loro. Raggi potenti posizionati
inadeguatamente rendono una ruota debole.
Il fatto che si esprima appieno la loro potenza
dipende dall'armonia tra i raggi stessi.
L'essenza della costruzione di una ruota
sta nell'abilità dell'artigiano di concepire
e di creare uno spazio capace di contenere
e bilanciare i raggi all'interno della ruota.
Ora, pensate, chi è l'artigiano in questa stanza?"
Un raggio di luce si intravvide da dietro
la porta. Regnò il silenzio fino a quando
un discepolo disse: "Maestro, come fa un artigiano
a creare l'armonia tra i raggi?"
"Pensa alla luce del sole," replicò il maestro.
"I1 sole nutre e rigenera alberi e fiori.
E lo fa cedendo loro la sua luce.
E in quale direzione crescono i fiori e gli alberi?
Così è per Liu Bang. Anche lui è come un
maestro artigiano. Dopo aver collocato
le persone nelle posizioni in cui possono
esprimere appieno le loro capacità,
crea armonia tra loro riconoscendo, individualmente,
i loro meriti. E infine, così come gli alberi
e i fiori crescono andando verso il
dispensatore di luce e di vita, il sole,
così queste persone crescono,
devotamente, rivolte a Liu Bang."

Da Prometeo: per riflettere

...Coraggio! Dietro ogni nuvola, c'è un raggio di sole che non aspetta altro che uscire --- Anonimo

mercoledì 23 settembre 2009

Da Prometeo: per riflettere

Il modo migliore per avere una buona idea è avere tante idee --- Linus Pauling

Da Leadership di Agostino La Bella

OTTAVA PARABOLA SULLA LEADERSHIP

Qualunque monaco girovago può fermarsi in un tempio Zen, a patto che sostenga
coi monaci del posto una discussione sul Buddismo e ne esca vittorioso. Se
invece perde, deve andarsene via. In un tempio nelle regioni settentrionali del
Giappone vivevano due confratelli monaci. Il più anziano era istruito, ma
il più giovane era sciocco e aveva un occhio solo.
Arrivò un monaco girovago e chiese alloggio, invitandoli secondo la norma
a un dibattito sulla sublime dottrina. Il fratello più anziano, che quel
giorno era affaticato dal molto studio, disse al più giovane di sostituirlo.
"Vai tu e chiedigli il dialogo muto" lo ammonì.
Così il monaco giovane e il forestiero andarono a sedersi nel tempio.
Poco dopo il viaggiatore venne a cercare il fratello più anziano e gli disse:
"Il tuo giovane fratello è un tipo straordinario. Mi ha battuto".
"Riferiscimi il vostro dialogo" disse il più anziano.
"Beh," spiegò il viaggiatore "per prima cosa io ho alzato un dito, che
rappresentava Buddha, l'Illuminato. E lui ha alzato due dita, per dire
Buddha e il suo insegnamento. Io ho alzato tre dita èer rappresentare Buddha,
il suo insegnamento e i suoi seguaci, che vivono la vita armoniosa.
Allora lui mi ha scosso il pugno chiuso davanti alla faccia, per mostrarmi
che tutti e tre derivano da una sola realizzazione. Sicchè ha vinto e io
non ho nessun diritto di fermarmi". E detto questo, il girovago se ne andò.
"Dov'è quel tale?" domando il più giovane, correndo dal fratello più anziano.
"Ho saputo che hai vinto il dibattito".
"Io non ho vinto un bel niente. Voglio picchiare quell'individuo".
"Raccontami la vostra discussione" lo pregò il più anziano.
"Accidenti, non appena mi ha visto lui ha alzato un dito, insultandomi
con l'allusione che ho un occhio solo. Dal momento che era un forestiero,
ho pensato che dovevo essere cortese con lui e ho alzato due dita,
congratulandomi che avesse due occhi. Poi quel miserabile villano ha
alzato tre dita per dire che tra tutti e due avevamo soltanto tre occhi.
Allora ho perso la tramontana e sono balzato in piedi per dargli un pugno,
ma lui è scappato via e così è finita".

Allenamento

23 settembre 2009

Allenamento lento

Orario: 5,25 – 6,40

Clima: fresco, asciutto,
 
Tempo: 1 h 07 mm 35 ss

Percorso: Politeama, Libertà, Statua, Crocerossa, Alcide de Gasperi, Stadio Palme, 5 Giro grande campetto , Alcide de Gasperi , Crocerossa, Statua, Catania
 
Consumo energetico: 801 kcal

Frequenza cardiaca media: 132 bpm

Frequenza cardiaca picco max: 171 bpm (1 mm  49 ss)

Note: ---

Questa orribile forza di C.S.Lewis

Finito di leggere il 22 settembre 2009

Questa orribile forza
(That hideous strength)

Di C.S.Lewis

Traduzione di Franca Degli Espinosa

Edito da Arnoldo Mondadori Editore, gennaio 1953, pagg.480

Commento: un fantasy ma non troppo. la lotta tra il bene e il male non finisce mai!


martedì 22 settembre 2009

Master in Management e leadership de Il Sole-24 Ore

Completata la visione del secondo cd del master
Complessivamente ci sono volute circa 3 ore.
Anche questo numero si è rivelato interessante!

Da Prometeo: per riflettere

L'arte è una strada maestra verso la conoscenza --- Leonardo da Vinci

domenica 20 settembre 2009

Allenamento

20 settembre 2009

Allenamento lento

Orario: 8,05 – 9,15

Clima: fresco, asciutto, soleggiato
 
Tempo: 1 h 00 mm 32 ss

Percorso: Politeama, Ruggero Settimo, Maqueda, stazione centrale, Roma, Don Sturzo, Turati, Politeama, Libertà, Statua, Crocerossa, Alcide de Gasperi,  Alcide de Gasperi , Crocerossa, Statua, Catania
 
Consumo energetico: 745 kcal

Frequenza cardiaca media: 135 bpm

Frequenza cardiaca picco max: 148 bpm (00 mm  00 ss)

Note: bene!

Allenamento

19 settembre 2009

Allenamento lungo

Orario: 8,00 – 10,15

Clima: fresco, asciutto, nuvoloso
 
Tempo: 2 h 06 mm 30 ss

Percorso: Palme, Favorita, discesa Mondello, salita Montepellegrino, prima galleria, discesa Montepellegrino, Valdesi, Lauria, Valdesi, Torre, Valdesi, salita Mondello, Favorita, Palme
 
Consumo energetico: 1215 kcal

Frequenza cardiaca media: 130 bpm

Frequenza cardiaca picco max: 157 bpm (00 mm  00 ss)

Note: primo allenamento serio, buono!

venerdì 18 settembre 2009

Allenamento

18 settembre 2009

Allenamento lento

Orario: 5,20 – 6,40

Clima: fresco, asciutto
 
Tempo: 1 h 17 mm 40 ss

Percorso: Politeama, Libertà, Statua, Crocerossa, Alcide de Gasperi, Stadio Palme, 10 Giro piccolo campetto , Alcide de Gasperi , Crocerossa, Statua, Catania
 
Consumo energetico: N.R. kcal

Frequenza cardiaca media: N.R. bpm

Frequenza cardiaca picco max: N.R bpm (00 mm  00 ss)

Note: bene!

Da Leadership di Agostino La Bella

SETTIMA PARABOLA SULLA LEADERSHIP

IL SUONO DELLA FORESTA

Nel III secolo a.C. il re Ts'ao inviò
al tempio suo figlio, il principe T'ai,
come allievo del grande maestro Pan Ku.
Il maestro Pan Ku doveva insegnare al giovane
principe T'ai, successore del padre al trono,
i rudimenti per diventare un giorno un buon
governante. Appena giunto al tempio, il maestro
lo mandò da solo nella foresta Ming-Li.
Quando il principe T'ai ritornò dalla
foresta, Pan Ku gli chiese di descrivere
ciò che aveva sentito. "Maestro" disse
il principe "ho sentito cantare i cuculi
e i colibrì, ho sentito lo stormire delle
fronde, il frinire delle cicale, il fruscio
dell'erba, il ronzio delle api e ho sentito
il vento sibilare e urlare." Conclusa la
descrizione il maestro gli disse di tornare
alla foresta e di ascoltare ancora.
Il principe si stupì della richiesta
del maestro. Non aveva forse già udito
tutti i suoni della foresta Ming-Li?
Per giorni e notti il principe stette
da solo nella foresta ad ascoltare, ma
non riusciva a distinguere nessun altro
suono che non fosse tra quelli già uditi.
Un mattino, però, seduto in silenzio sotto
un albero, cominciò a sentire distintamente
dei flebili suoni, diversi da tutti quelli
che conosceva. Si sentì illuminato. "Questi
sono certamente i suoni che il maestro
voleva che riconoscessi" si disse.
Quando il principe T'ai ritornò al
tempio, il maestro gli chiese cosa
avesse sentito di nuovo. "Maestro"
disse il principe con riverenza
"ascoltando più attentamente ho potuto
sentire l'inaudito - il suono dei fiori
che si schiudevano, il suono del sole che
scaldava la terra, il suono dell'erba
che si dissetava con la rugiada mattutina."
Il maestro annuì in segno di approvazione.
"Saper ascoltare l'inaudito" precisò Pan Ku
"è una disciplina necessaria per essere un
buon governante. E' solo quando un governante
ha imparato ad ascoltare il cuore delle persone,
a sentire i loro sentimenti incomunicati,
i dolori inespressi e le lamentazioni non
dette, che è in grado di capire quando
qualcosa non va e può sperare di
suscitare fiducia nel suo popolo
e di soddisfare i suoi bisogni.
Il declino degli stati comincia
quando chi li governa sa ascoltare
solo ciò che è in superficie,
le parole, e non sa penetrare in
profondità nelle anime delle persone
per udire i loro autentici pensieri,
sentimenti, desideri."

giovedì 17 settembre 2009

Da Nova, Il Sole-24 Ore

Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già immaginata
(Albert Einstein)

Da Nova, Il Sole-24 Ore

Lo spreco è peggiore della perdita: che ogni persona di qualche abilità tenga costantemente a mente il tema dello spreco
(Thomas Alva Edison, inventore, 1847-1931)

Da Leadership di Agostino La Bella

Yesbutters e Whynotters

Yesbutters don't just kill ideas.
They kill companies, even entire industries.
The yesbutters have all the answers.
Yesbut we're different. Yesbut we can't afford it.
Yesbut our business doesn't need it.
Yesbut we couldn't sell it to our workforce.
Yesbut we can't explain it to our shareholders.
Yesbut let's wait and see.
All the answers. All the wrong answers.
Whynotters move Companies.
The next time you're in a meeting, look around and identify
the yesbutters, the notnowers and the whynotters.
God bless the whynotters. They dare to dream. And to act.
By acting, they achieve what others see as unachievable.
Why not, indeed?
Before the yesbutters yesbut you right out of business.

mercoledì 16 settembre 2009

Allenamento

16 settembre 2009

Allenamento lento

Orario: 5,25 – 6,45

Clima: tiepido, bagnato, pioggia
 
Tempo: 1 h 07 mm 35 ss

Percorso: Politeama, Libertà, Statua, Crocerossa, Alcide de Gasperi, Stadio Palme (27 mm 18 ss - 125), 9 Giro piccolo campetto (Min 2 mm 15 ss - 149 Max 2 mm 25 ss - 141), Alcide de Gasperi (3 mm 31 ss - 145), Crocerossa, Statua (4 mm 33 ss - 146), Catania (11 mm 12 ss - 142)
 
Consumo energetico: 852 kcal

Frequenza cardiaca media: 136 bpm

Frequenza cardiaca picco max: 152 bpm (00 mm  00 ss)

Note: bene!

Da Master24 Management e leadership

Qualsiasi cosa tu possa fare, o sognare di poter fare, incominciala.
Il coraggio ha in sè il genio, il potere e la magia.
Inizia ora!
(Josh Anster dal Faust di Goethe)

Da Master24 Management e leadership

Per conquistare il futuro bisogna prima sognarlo, (Blaise Pascal)

martedì 15 settembre 2009

Master in Management e leadership de Il Sole-24 Ore

Seconda uscita del Master in Management e leadership

2 - Una carriera da leader: come pianificare la crescita professionale

Contenuti:

  1. Le skills manageriali per emergere nel mercato del lavoro
  2. L'individuazione dei propri assets
  3. Progettare "il piano personale di carriera"
  4. La revisione del Piano verso l'obiettivo
  5. Come valutare le clausole fondamentali nel contratto di lavoro

Da Leadership di Agostino La Bella

Sesta parabola sulla leadership

Il ruscello gorgogliante

Era il IV secolo a.C., il tempo degli stati in guerra. Il gran generale dello
stato di Chin era  seduto nella sua stanza nel palazzo del re con Meung,
il neo generale della terza divisione, al suo fianco. Un messaggero,
il luogotenente Yu, era appena arrivato con una missiva per informarlo
dell'incombente battaglia tra la prima divisione del generale Li e la seconda
divisione dello stato di Wei, condotta dal generale Su.
"Gran generale", disse il luogotenente Yu, "porto buone notizie.
La prima divisione gode di un significativo vantaggio: numericamente le
nostre truppe superano quelle della seconda divisione nella proporzione
di quattro uomini a uno, gli armamenti sono abbondanti e il reggimento
è ben nutrito. Il generale Li mi dice di assicurarvi che la vittoria sarà
nostra, e che la bandiera di Chin sventolerà per sempre."
Non appena il gran generale ebbe letto il contenuto della missiva,
un'espressione di angoscia si dipinse sul suo viso. Strinse i pugni e ordinò
al luogotenente di disporre ulteriori rinforzi e di fare ritorno
immediatamente al campo di battaglia. Congedato il luogotenente,
il gran generale andò alla finestra e guardò l'orizzonte.
"Ahimè", disse a Meung, "perderemo un'altra divisione del nostro stato."
Meung era perplesso. "Gran generale", disse, "perdona la mia impudenza,
ma non riesco a capire le ragioni della tua convinzione. La divisione del
generale Li è di gran lunga superiore, in quanto a numero di uomini e
ad armamenti, a quella del generale Su. Eppure voi siete convinto che
la vittoria non sarà nostra. Come può essere?"
Il gran generale guardò tristemente Meung ma non rispose. Lo condusse,
invece, verso un grande lago che si trovava dietro il palazzo.
Si sedettero su una roccia e il generale gettò un brandello di carta
nell'acqua. Il brandello non si muoveva e galleggiava rimanendo
nello stesso punto. Dopo aver osservato per un po' il pezzo di carta
immobile, Meung si inquietò e chiese di nuovo:
"Gran generale, cosa significa tutto ciò?
Ho meditato su quel pezzetto di carta per più di un'ora,
ma questo tuo insegnamento non mi ha illuminato, né ha dato una
risposta alla mia domanda".
Ancora una volta il generale non rispose ma fece cenno a Meung di seguirlo.
Camminarono fino agli stretti argini di un ruscello gorgogliante.
Di nuovo il gran generale lanciò un brandello di carta tra le acque.
Questa volta esso non stette immobile ma navigando repentinamente
si dileguò lungo il corso del ruscello. Il gran generale si
rivolse a Meung e gli chiese: "Ora capisci perché il reggimento
del generale Su e non il nostro sopravviverà a questa giornata?"
Meung, ancora perplesso, chiese al gran generale di
spiegarsi meglio. "Meung," disse il generale, "il primo reggimento
è come il lago, vasto e con molti armamenti. Ma ti prego di notare la
posizione del generale Li. E' così certo della vittoria che non
combatte nemmeno. Si è posizionato, infatti, nelle retrolinee.
Non è cosi per il generale Su. Egli è in trincea, a fianco delle sue
truppe, e ha posizionato le retroguardie del suo reggimento vicino al
fiume. La sua voglia di vincere, a costo della vita, farà si che le
sue truppe facciano lo stesso, battendosi fino alla morte per la vittoria.
Proprio come il ruscello gorgogliante, che si precipita compatto
lungo il suo corso, trascinando via con sé la carta, cosa che
il lago non riesce a fare. Così un reggimento seppur di piccole
dimensioni, ma unito nell'impresa, vincerà. Ricorda, gli armamenti
e il numero di uomini sono importanti, ma è la motivazione del generale
a determinare la vittoria."
Quattro giorni dopo, il luogotenente Yu arrivò sul luogo della
battaglia con i rinforzi. Era la bandiera di Wei e non quella di Chin
a sventolare in segno di resa. La prima divisione era stata sconfitta.

Allenamento

15 settembre 2009

Allenamento lento

Orario: 5,40 – 6,55

Clima: caldo,
 
Tempo: 1 h 06 mm 52 ss

Percorso: Politeama, Libertà, Statua, Crocerossa, Alcide de Gasperi, Stadio Palme (27 mm 42 ss - 123), 5 Giro grande campetto (4 mm 19 ss - 138; 4 mm 15 ss - 141; 4 mm 09 ss - 144; 4 mm 02 ss - 148; 3 mm 57 ss - 153), Alcide de Gasperi (3 mm 27 ss - 144), Crocerossa, Statua (4 mm 14 ss - 145), Catania (10 mm 48 ss - 143)
 
Consumo energetico: 821 kcal

Frequenza cardiaca media: 135 bpm

Frequenza cardiaca picco max: 155 bpm (00 mm  00 ss)

Note: bene!

lunedì 14 settembre 2009

Master in Management e leadership

14 settembre 2009

Ho finito di seguire le lezioni e i documenti della prima puntata del master (Complessivamente servono circa 3 ore e 30 minuti)

Interessante come mi aspettavo.

Mi sono registrato al sito. Ho svolto il primo test. 50% di risposte errate. Devo migliorare!

Ristorazione

Sabato 5 settembre 2009

Ristorante Pizzeria al 59

Palermo, piazza Verdi, 59

Tel.: 091583139

Commento: buona la pizza ma anche i piatti del ristorante

Ristorazione

Sabato 12 settembre 2009

Ristorante Da Mimmo

Finale di Pollina, Lungomare Marco Polo

Tel: 0921426328

Commento: negli ultimi due mesi è stata la terza volta che vi ho mangiato; veramente buono; il target è sui 50 €, ma ne vale la pena

Ristorazione

Venerdì 11 settembre 2009

Trattoria Ai cascinari

Via D'Ossuna, 43/45 - Palermo

Tel.: 0916519804 - 3881812368

Commento: buona qualità, ottimo rapporto qualità prezzo, consigliato - servizio veloce e molto curato

Allenamento

13 settembre 2009

Allenamento lento

Orario: 7,00 – 8,15

Clima: asciutto, fresco
 
Tempo: 1 h 07 mm 56 ss

Percorso: Politeama, Lazio, fiera (26 mm 04 - 120), 13 rampe (10 mm 09 ss - 160), fiera (9 mm 40 ss - 132), don bosco, leoni, statua, catania, xx settembre (22 mm 03 ss - 134)
 
Consumo energetico: 680 kcal

Frequenza cardiaca media: 132 bpm

Frequenza cardiaca picco max: 171 bpm (4 mm  34 ss)

Note:---

Da Leadership di Agostino La Bella

Quinta parabola sulla leadership

Nelle mani del destino

Nobunaga, grande guerriero giapponese, decise di attaccare il nemico sebbene
il suo esercito fosse numericamente soltanto un decimo di quello avversario.
Lui sapeva che avrebbe vinto, ma i suoi soldati erano dubbiosi.
Durante la marcia si fermò a un tempio shintoista e disse ai suoi uomini:
"Dopo aver visitato il tempio butterò una moneta. Se viene testa vinceremo,
se viene croce perderemo. Siamo nelle mani del destino".
Nobunaga entrò nel tempio e pregò in silenzio. Uscì e getto una moneta.
Venne testa. I suoi soldati si gettarono nella battaglia con tale convinzione
e determinazione che vinsero senza difficoltà.
"Nessuno può cambiare il destino" disse a Nobunaga il suo aiutante di battaglia.
"No davvero" rispose Nobunaga, mostrandogli una moneta che aveva testa su
entrambe le facce.

venerdì 11 settembre 2009

Ristorazione

Ristorante Pizzeria La Braciera
Via San Lorenzo, 6/b
Palermo
0916885444

Cenato il 10 settembre 2009

Commento: soddisfacente (anche per Silvia e Angela)

Allenamento

11 settembre 2009

Allenamento lento

Orario: 5,50 – 6,55

Clima: fresco, bagnato, piovigginoso
 
Tempo: 0 h 59 mm 35 ss

Percorso: Politeama, Libertà, Statua, Crocerossa, Alcide de Gasperi, Stadio Palme (27 mm 00 ss - 128), 3 Giro grande campetto (4 mm 27 ss - 137; 4 mm 21 ss - 140; 4 mm 16 ss - 143), Alcide de Gasperi, Crocerossa, Statua, Catania (19 mm 30 ss - 136)
 
Consumo energetico: 715 kcal

Frequenza cardiaca media: 133 bpm

Frequenza cardiaca picco max: 147 bpm (00 mm  00 ss)

Note: finalmente ho ripreso le sedute mattutine!

Da Leadership di Agostino La Bella

Quarta parabola sulla leadership

La saggezza del firmamento

Un giovane monaco importunava un anziano maestro lamentandosi di non aver capito,
di non poter capire e di avere poca speranza di riuscire a capire in futuro.
"La comprensione, se tu intendi la spiegazione o essere in grado di spiegare,
non è necessaria" rispondeva sempre il maestro.
"Ma se non posso capire, come posso credere allora?" chiese il giovane monaco.
"Non hai bisogno di capire. Nè la fede nè il dubbio dipendono dal fatto di capire".
"Non capisco" disse il monaco.
"Molto bene allora. Tu non hai bisogno di capire e non hai bisogno di credere.
Tutto ciò di cui hai bisogno è di sapere."
Poichè il giovane monaco stava per lamentarsi ulteriormente, il maestro lo portò
in giardino. Lì si fermarono e guardarono su nel cielo notturno.
"Vedi le stelle?"
Il giovane monaco rispose di si.
"Le vedi tutte?"
Il monaco replicò prudentemente che risuciva a vedere tutte quelle che erano visibili.
"Ah, sarei curioso di sapere quante" disse il maestro, e poi indicando chiese:
"La vedi quella?"
Il giovane monaco guardò su, scorse una stella luminosa e disse di si.
"E allora vedi quella vicino?"
Il monaco disse che non ce n'era una vicino.
"Sì, c'è. Guarda a destra, e la vedrai."
Il giovane monaco guardò e alla fine scoprì una stella dalla luce così debole da essere
quasi invisibile. Non riusciva infatti a scorgerla se veniva fissata direttamente.
Al contrario era visibile solamente quando lo sguardo era diretto più oltre. Egli disse
al maestro di averla trovata.
"Allora devi capire che la conoscenza è proprio così. Per sapere che c'è una stella, tu
devi semplicemente poterla vedere. Per credere che ci sia una stella, non devi
assolutamente vederla. Per giungere alla conoscenza, comunque, tu devi essere certo
che ci sia, nonostante tu non la veda chiaramente. Sto parlando, come vedi, per analogia.
Ciò che vale per le stelle, vale per la tua comprensione."
Il giovane monaco si dimostrò soddisfatto, ed essi tornarono al tempio. Là il monaco
sottolineò che l'anziano era davvero un grande e meraviglioso maestro, e anche un
uomo molto saggio. Come aveva potuto sapere che quella particolare stella ne aveva una
vicino appena appena visibile?
"Se è per questo," disse il maestro, "tra una tale miriade di stelle, io dubito che noi
stessimo guardando persino la stessa. Sono infatti molte di più di quelle che abbiamo
veduto con chiarezza. Ogni stella, quindi, ne ha un'altra accanto, quasi invisibile,
che può essere intravista solo indirettamente."

giovedì 10 settembre 2009

Da Nova, Il Sole-24 Ore

Giovedì 10 settembre 2009

Molti pensano che avere talento sia una questione di talento; forse la fortuna è questione di talento
(Jacinto Benavente y Martinez)

Da Nova, Il Sole-24 Ore

Giovedì 10 settembre 2009

Educare non è riempire un secchio, ma accendere un fuoco
(William Butler Yeats, poeta, 1865-1939)

Da Leadership di Agostino La Bella

Terza parabola sulla leadership
Lo zen di Joshu
Joshu cominciò lo studio dello Zen quando aveva sessant'anni e continuò sino agli ottanta,
allorchè realizzo l'illuminazione. da allora insegnò sino a quando raggiunse i centoventi
anni di età. Una volta uno studente gli domandò: "Se nella mia mente non c'è nulla, che
cosa devo fare?" Joshu rispose: "Buttalo via!"
"Ma se non c'è nulla, come faccio a buttarlo via?" insistette l'allievo.
"Beh," disse Joshu "allora attualo!"

mercoledì 9 settembre 2009

Da Leadership di Agostino La Bella

Seconda parabola sulla leadership

La spada ed il the

Un maestro giapponese di cerimonia del the,
famoso nel diciassettesimo secolo, insultò una volta,
senza volerlo e per puro errore, un samurai
di basso rango.
Nonostante la differenza di posizione sociale,
molto importante nel Giappone feudale, il maestro
riconobbe il proprio errore e si scusò profusamente
con il samurai.
Quest'ultimo, tuttavia, rifiutò di accettare
le scuse, e pretese di sistemare la questione con un duello.
Il maestro era uomo di pace, per tutta la vita aveva
praticato ed insegnato esclusivamente la cerimonia del the,
e non aveva mai maneggiato una spada. Per converso, il
samurai era interessato solo a combattere e a dimostrare
la sua abilità nell'arte del combattimento.
L'onore impose al maestro di accettare la sfida;
e così, a poche ore dal duello, impugnò per la
prima volta una spada e si fece spiegare da un
amico le tecniche fondamentali.
Il maestro sapeva che i rudimenti appresi non
potevano metterlo alla pari del samurai, ma sapeva
anche di non avere alternative. Il giorno fissato
per il duello si alzò all'alba, e praticò con molta
cura e concentrazione totale il complicato rituale
della cerimonia del the. Al termine, la sua mente
era calma e stabile. Nel suo animo ogni emozione
era scomparsa, e rimaneva solo la tranquilla
determinazione a battersi con tutte le sue
forze ed al meglio delle sue possibilità.
Pur sapendo che la morte poteva essere
una conseguenza probabile, tutte le sue energie
fisiche e mentali erano focalizzate sul presente.
Quando arrivò sul luogo del duello, i curiosi
che attendevano con ansia l'evento rimasero sorpresi.
Il maestro non era più l'uomo mite e dolce che
erano abituati a conoscere. Al suo posto c'era
un uomo pieno di orgoglio e dignità: un guerriero
che non aveva paura. I suoi occhi erano scintillanti
di determinazione e concentrazione quando si
posarono sul samurai che lo attendeva sul campo.
Il samurai, a sua volta, vide un uomo deciso
e calmo, che impugnava una spada e che aspettava
con tranquillità e senza timore le sue mosse.
Capì di aver sfidato l'uomo sbagliato;
si ritirò dal duello e si dileguò il più velocemente
possibile.

martedì 8 settembre 2009

Master in Management e leadership del Il Sole-24 Ore

Prima uscita del Master in Management e leadership

1 - Che leader sei? Come sviluppare il proprio stile

Contenuti:
  1. Il profilo del Leader: competenze manageriali e relazionali
  2. Stili e comportamenti della leadership
  3. Leadership e orientamento ai risultati
  4. Leader donna e leader uomo: caratteristiche distintive e peculiarità

Seguito le prime 3 lezioni

Storia vera di Luciano

Finito di leggere il 7 settembre 2009

Storia vera

di Luciano (125-190 d.C. circa)

Introduzione, traduzione e note di Quintino Cataudella

edito da BUR, collana Classici greci e latini, pagg.159, ottobre 2008

Commento: il fantasy credo che riguardi un pò tutta la mitologia ma questa opera rappresenta a detta di molti il primo romanzo realmente fantasy. L'autore esordisce infatti dicendo che l'unica cosa vera di tutta la storia è che in essa tutto è falso. Al di là della grande cultura dell'Autore e della parodia che fa dei classici la lettura del libro non è riuscita ad affascinarmi

lunedì 7 settembre 2009

La strega e il capitano di Leonardo Sciascia

Finito di leggere il 4 settembre 2009

La strega e il capitano

di Leonardo Sciascia

Bompiani, pagg.88, maggio 1986

Commento: non è riuscito a intrigarmi!

Leonardo Sciascia La Sicilia come metafora di Marcelle Padovani

Finito di leggere il 5 settembre 2009

Leonardo Sciascia La Sicilia come metafora

intervista di Marcelle Padovani

Arnoldo Mondadori Editore, pagg.137, luglio 1979

Commento: stupefacente l'attualità di alcuni passaggi dell'intervista!

Allenamento

6 settembre 2009

Allenamento lento

Orario: 8,00 – 9,15

Clima: asciutto, caldo
 
Tempo: 1 h 07 mm 25 ss

Percorso: Politeama, Lazio, fiera (25 mm 07 - 128), 13 rampe (10 mm 36 ss - 159), fiera (9 mm 31 ss - 137), don bosco, leoni, statua (9 mm 11 ss - 143), catania, xx settembre (12 mm 41 ss - 144)
 
Consumo energetico: 842 kcal

Frequenza cardiaca media: 139 bpm

Frequenza cardiaca picco max: 171 bpm (3 mm  55 ss)

Note:---

Allenamento

4 settembre 2009

Allenamento lento

Orario: 18,35 – 20,00

Clima: asciutto, caldo
 
Tempo: 1 h 23 mm 02 ss

Percorso: Palme, Favorita, discesa di Mondello, Valdesi, circolo Lauria, stabilimento Charleston, Valdesi, salita di Mondello, Favorita, Palme
 
Consumo energetico: 927 kcal

Frequenza cardiaca media: 133 bpm

Frequenza cardiaca picco max: 155 bpm (00 mm  00 ss)

Note: ---

Da Leadership di Agostino La Bella

PRIMA PARABOLA SULLA LEADERSHIP

La Via

Un giovane viaggiò attraverso
tutta la Cina per arrivare alla scuola
di un monaco, famoso maestro di arti marziali.
Arrivato finalmente, dopo molti
giorni di anticamera, al cospetto
del monaco, il giovane disse
"Ti prego, maestro. Desidero essere un
tuo studente per diventare il migliore
guerriero di tutta la Cina.
Quanto tempo pensi che dovrei studiare?"
"Almeno dieci anni," rispose il maestro.
"Dieci anni è un tempo lunghissimo,"
disse il ragazzo.
"E se mi impegnassi il doppio degli
altri studenti nello studio e nella pratica?"
"In questo caso," replicò il maestro,
"ci vorranno almeno venti anni."
"Venti anni! E' un tempo lunghissimo."
disse il giovane.
"E se allora mi impegnassi giorno e notte,
con tutte le mie forze, senza un attimo di riposo?"
"Trent'anni," fu la risposta del maestro.
"Insomma," disse allora il giovane, sbalordito,
"come è possibile che all'aumentare del mio impegno
aumenti anche il tempo necessario?"
"E' semplice,"  disse infine il maestro.
"Quando viaggiamo con un occhio
fisso sulla destinazione, rimane
un solo altro occhio con cui trovare la Via."

venerdì 4 settembre 2009

Allenamento

3 settembre 2009

Allenamento lento

Orario: 18,25 – 19,55

Clima: asciutto, caldo
 
Tempo: 1 h 25 mm 28 ss

Percorso: Palme, Favorita, discesa di Mondello, Valdesi, circolo Lauria, stabilimento Charleston, Valdesi, salita di Mondello, Favorita, Palme
 
Consumo energetico: 869 kcal

Frequenza cardiaca media: 127 bpm

Frequenza cardiaca picco max: 173 bpm (1 mm  35 ss)

Note: grande fatica, nota positiva ultimo km a buon passo!

giovedì 3 settembre 2009

Allenamento

2 settembre 2009

Allenamento lento

Orario: 18,35 – 20,05

Clima: asciutto, caldo
 
Tempo: 1 h 24 mm 25 ss

Percorso: Palme, Favorita, discesa di Mondello, Valdesi, circolo Lauria, stabilimento Charleston, Valdesi, salita di Mondello, Favorita, Palme
 
Consumo energetico: 947 kcal

Frequenza cardiaca media: 133 bpm

Frequenza cardiaca picco max: 155 bpm (1 mm  13 ss)

Note: esausto, non credevo che sarei riuscito a tornare alle Palme correndo!

mercoledì 2 settembre 2009

Todo modo di Leonardo Sciascia

Finito di leggere il 31 agosto 2009

Todo modo

di Leonardo Sciascia

edito da Einaudi, pagg.124, novembre 1974

Commento: ancora una bella lettura; Sciascia è per me una continua scoperta.

Allenamento

1 settembre 2009

Allenamento lento

Orario: 18,30 – 19,55

Clima: asciutto, parzialmente soleggiato, caldo
 
Tempo: 1 h 22 mm 20 ss

Percorso: Palme, Favorita, discesa di Mondello, Valdesi, circolo Lauria, stabilimento Charleston, Valdesi, salita di Mondello, Favorita, Palme
 
Consumo energetico: 950 kcal

Frequenza cardiaca media: 131 bpm

Frequenza cardiaca picco max: 171 bpm (1 mm  13 ss)

Note: si fatica!

martedì 1 settembre 2009

Viaggi e ristorazione

Ristorante Al Gabbiano
Via Piano di Gallo, 1 - Mondello - Palermo
tel.:091450313

Buono sia il ristorante sia la pizzeria

30 agosto 2009

Allenamento

31 agosto 2009

Allenamento lento

Orario: 18,25 – 19,50

Clima: asciutto, parzialmente soleggiato, caldo
 
Tempo: 1 h 15 mm 20 ss

Percorso: Palme, Favorita, discesa di Mondello, Valdesi, circolo Lauria, stabilimento Charleston, Valdesi, salita di Mondello, Favorita, Palme
 
Consumo energetico: 1163 kcal

Frequenza cardiaca media: 150 bpm

Frequenza cardiaca picco max: 171 bpm (9 mm  16 ss)

Note: un pò di fatica!