giovedì 18 giugno 2009

Diario di viaggio

17 giugno 2009

9,15 partenza da Savona per Monaco, via autostrada.

Siamo arrivati a Monaco intorno alle 11,00 e abbiamo impiegato circa un quarto d'ora prima di trovare il Museo oceanografico meta della nostra visita. Basta seguire l'indicazione Palais e musee. Abbiamo posteggiato nel parcheggio proprio sotto il museo. Nonostante ci fossero gli ascensori, che comunque non avevamo individuato, ci siamo fatti la scalata sino all'ingresso del museo, dopo diverse rampe di scale abbastanza irte.

L'ingresso al museo per tutti e quattro è costato 39 € (13 adulti e 6,5 ragazzi).

Avevo già visitato il museo alcuni anni fa e mi aveva impressionato. Da qui l'dea di portarvi Si e So, data la vicinanza alla nostra meta di quest'anno. Tornare al museo non è stata la stessa cosa di visitarlo per la prima volta.

Prima di riprendere il nostro viaggio abbiamo fatto un giro per la città vecchia di monaco fino al palazzo del principe. Ne abbiamo approfittato per un rapido spuntino in una boulangerie.

Il ritorno lo abbiamo fatto percorrendo la strada statale, piuttosto che l'autostrada, passando per alcune località costiere. Sembrano tutte uguali. Dopo Mentone abbiamo lasciato la Francia e subito dopo Ventimiglia abbiamo imboccato la SS 20 in direzione Cuneo valicando il Passo di Tenda.

Siamo ripassati nuovamente in territorio francese fino allo scollinamento.

Anche se il percorso è lento merita di essere fatto. Le viste del Roya e le montagne delle Alpi Marittime sono gradevoli e danno ancora un senso di selvaggio.

Dopo lo scollinamento e il passaggio per Limone Piemonte il paesaggio diventa più morbido e prima di giungere a Cuneo imbocchiamo la strada che ci porterà alle autostrade, prima per Torino e poi per Aosta.

Arriviamo ad Aosta alla 19,45. In albergo 10 minuti dopo.

Alloggiamo all'hotel Bus in rue Malherbes, al limitare della zona pedonale, ma Aosta è talmente piccola che tutta la città limita con la zona pedonale. C'è un parcheggio riservato per i clienti.

L'albergo deve avere vissuto periodi migliori, ma nel complesso è accettabile, forse un po' vintage (tanto oggi si usa).

Ad Aosta mi aspettavo un po' di fresco, e in effetti all'esterno la temperatura è gradevole e non c'è la cappa di umidità che abbiamo trovato a Savona e a Monaco. In albergo no. Sarà la moquette, sarà la mancanza di aria condizionata, ma se si vuole il fresco si devono aprire le finestre e noi siamo sensibili alle zanzare, che non sembrano mancare.

Alle 20,45 siamo già in giro per la città. Dopo una mezz'ora siamo già arrivati nella piazza del municipio e decidiamo di provare uno dei locali che abbiamo incontrato durante il tragitto.

Cena alla Brasserie du Commerce in via De Tillier,10. Ambiente gradevole e buona accoglienza. Scegliamo un tavolo nel giardino interno, niente di pittoresco ma si sta bene.

Dopo tutti i carboidrati della giornata tento di optare per piatti proteici e vegetali e quindi per antipasto fan di verdure (una specie di purea a tortino) con fonduta e una costata di sanato (vitellino) al rosmarino. Buono l'antipasto. Buona anche la costata, tenerissima nonostante la cottura leggera, e il contorno di fagiolini e un assaggio di purè condito con prosciutto e vegetali. Assaggio anche la fonduta che An vuole provare. Nel classica terrina di coccio riscaldata dal "vulcano" portano la fonduta accompagnata con cubetti di pane e patate. Buono anche questo.

Alla fine per 2 antipasti e 5 secondi, più bibite, si pagheranno 100 €. Accettabile.

Dopo 10 minuti siamo già in camera.

Al termine della giornata abbiamo percorso circa 490 km.

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