martedì 19 maggio 2009

Harvard Business Review

18 maggio 2009

I compiti di un leader globale

Semplicità, coerenza, determinazione; ma anche umiltà e apertura mentale, e la capacità di essere d'esempio ai propri collaboratori. Sono queste le doti che un capo deve avere per guidare l'azienda nei sempre più competitivi mercati globali.
intervista di roger Abravanel ad Andrea Guerra, amministratore delegato di Luxottica

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aprile 2007

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Cosa deve fare un leader? In che misura leadership è differente da buona gestione?
Leadership è differente da management in almeno due dimensioni: primo, nella capacità di dare l'esempio sia nelle cose "stupide" di tutti i giorni, sia in quelle più "intellettuali". Secondo, in termini di coerenza e determinazione nel modo con il quale si fa ciò che è richiesto dalla gestione di tutti i giorni. Prendiamo, ad esempio, il controllo di gestione, che può essere vissuto in due modi radicalmente diversi: la maggioranza delle management review dedica l'80% del tempo al passato e il 20% al futuro. Nelle aziende guidate da leader avviene il contrario: il 20% del tempo viene dedicato a capire gli scostamenti sull'ultimo mese, il 30% per comprendere le cause degli scostamenti nel bene e nel male - per arrivare a una piena consapevolezza dei problemi - e il 50% alla rideterminazione rolling dei piani trimestrali. A me piace vedere che abbiamo dei problemi, odio leggere numeri diversi da quelli pianificati. I miei collaboratori debbono essere in grado di spiegare in dettaglio "cosa c'è dietro ai numeri". I leader non debbono solo "volare alto", ma essere "hands on" e dimostrare che hanno chiara la situazione.

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Quali sono le caratteristiche dei leader attuali e potenziali che cercate in Luxottica?
Cerchiamo persone che abbiano tre caratteristiche molto spiccate: apertura mentale, umiltà/semplicità, capacità di identificarsi con l'azienda. L'apertura mentale la ricerchiamo nelle esperienze professionali e personali, nella esposizione a diversi contesti e culture e nel background famigliare. L'apertura mentale è per noi importante perchè i leader debbono saper sfruttare l'enorme potenziale che deriva dalla "diversità". La seconda caratteristica che cerchiamo è l'umiltà che va assieme alla semplicità. Semplificare problemi complessi è il compito dei leader; le persone arroganti costruiscono il proprio potere sulla infrastruttura necessaria a gestire la complessità. Terza caratteristica è la capacità di identificarsi con l'azienda, che è difficile, ma fondamentale. Oggi troppo spesso sento giovani manager, anche brillanti, dire: "l'azienda deve .....", come se l'azienda fosse un'entità esterna. Colmare questa disconnessione è fondamentale: di chi è l'azienda se non di chi ci lavora? Sentirsi imprenditori in azienda vuole dire essenzialmente sentire l'azienda come propria.

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