martedì 26 maggio 2009

Harvard Business Review

24 maggio 2009

Fitness cognitivo
NUOVE RICERCHE NEL CAMPO DELLE NEUROSCIENZE
DIMOSTRANO COME RESTARE MENTALMENTE ATTIVI
ESERCITANDO IL CERVELLO

di RODERICK GILKEY e CLINT KILTS

pagg.10

novembre 2007

pag.3 (Sebastiano Bagnara)
.....
Anni fa (si era a metà degli anni Ottanta) studiavo
le differenze fra gli emisferi cerebrali. Si sapeva ormai
da un secolo che l'emisfero destro è particolarmente
abile nel trattare lo spazio, mentre quello sinistro è senz'altro
superiore nella parola.
.....
si parlava appunto di due cervelli, uno, il destro, creativo, olistico,
gestaltico, e l'altro, il sinistro, analitico, seriale, minuzioso.
.....
le donne solitamente mostrano una minore specializzazione emisferica,
in pratica parlano con entrambi gli emisferi, e hanno
una minore capacità nel trattare lo spazio. Ma allora
le manager donna e di successo non erano numerose,
e così De Bono e i suoi seguaci non si trovavano così
spesso affrontare smentite dirette del loro messaggio.
.....

pag.5
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Uno degli strumenti più
potenti per rafforzare il cervello del dirigente
è il cosiddetto walkabout, cioè – in
gergo aziendale – «governare camminando
»: la prassi di uscire dal proprio
ufficio e di parlare con i dipendenti. Il
walkabout non è soltanto una buona
consuetudine di business; è anche un
ottimo esercizio cognitivo.
Walkabout è anche il nome di un rito
di passaggio australiano, nel quale gli
adolescenti aborigeni intraprendono un
viaggio lungo e difficile, spesso per
diversi mesi, alla ricerca della propria
identità e maturità psicologica e spirituale.
Questo viaggio viene intrapreso nel
momento più indicato dello sviluppo
individuale, poiché è durante l'adolescenza
che il cervello appronta e integra
le reti neurali nella corteccia prefrontale,
nella quale risiede un senso di identità
individuale, nonché di condotta morale
e sociale. Questo processo ha il suo culmine
nella tarda adolescenza, quando i
neuroni del cervello divengono completamente
mielinati (rivestiti di un isolante)
e interconnessi in reti che permettono
al cervello maturo di funzionare in
maniera efficiente e organizzata.
.....

pag.6
.....
Come scrisse il filosofo Henri Bergson:
«Esistere significa cambiare,
cambiare significa maturare
e maturare significa continuare a
creare se stessi ogni giorno, per sempre».
.....

pag.6
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ecco perché Einstein era giunto
alla conclusione che «l'immaginazione è
più importante della conoscenza».
.....

pag.7
.....
Nel creare il giusto ambiente che consente
al cervello di prosperare, una delle
maggiori sfide è trovare il giusto equilibrio
tra rischio e sicurezza. Affinché l'individuo
sia veramente coinvolto in una
data attività, è necessario che vi sia una
posta in gioco; il rischio mette il cervello
in stato di allerta e attiva le capacità di
ragionamento e di immaginazione. Se si
esclude dalla propria carriera qualsiasi
forma di rischio, si potrebbe diventare
come un bambino iperprotetto che,
avendo negata la possibilità di esplorare
il mondo in maniera autonoma, non
riesce mai a realizzare a pieno il proprio
potenziale.
.....

pag.7
.....
L'emisfero sinistro è la
principale fonte di informazioni neurali
che la persona usa nello svolgimento
delle mansioni routinarie; il destro si
occupa di tutto ciò che è nuovo, inclusi
le esperienze e i dati meno lineari e
meno strutturati da un punto di vista linguistico
o matematico. L'emisfero
destro è la parte più «poetica» del cervello;
opera in maniera più metaforica,
evocando immagini e lasciando libero
spazio all'immaginazione. In questo
paragrafo esamineremo che cosa un leader
può fare per migliorare le funzioni
dell'emisfero sinistro, che viene spesso
considerato un dato di fatto in quanto
determinato dal corredo genetico.
.....

pag.7
.....
Innanzitutto, si può mettere in
discussione il proprio abito mentale, ampliarlo
e renderlo più complesso, ascoltando
punti di vista differenti, leggendo
nuovi tipi di saggi e di libri, e visitando
posti nuovi con chiari obiettivi di apprendimento.
Tutte queste esperienze –
particolarmente quelle legate alla propria
impresa o alla propria occupazione –
hanno il vantaggio di espandere il vocabolario,
il repertorio concettuale e la prospettiva
generale dell'individuo. Tali
immersioni mettono alla prova la forma
mentis di ognuno, accentuando la capacità
di riconoscere gli schemi ricorrenti.
.....

pag.8
Esercitare il cervello: un programma personale

>> Essendo il cervello un sistema interattivo,
un'attività che ne stimola una parte può facilmente
stimolare anche le altre. Di conseguenza, le nostre
categorie di fitness cognitivo vanno intese come
approssimazioni, soprattutto nel caso delle attività
concentrate su uno dei due emisferi. Benché un
certo stimolo possa inizialmente attivare più l'emisfero
destro che il sinistro, entrambi gli emisferi finiscono
prima o poi per essere coinvolti nel processo
di padroneggiare le nuove difficoltà.
Sebbene ci sia molto da imparare sulle complessità
del potenziamento cognitivo, riteniamo che i seguenti
esercizi costituiscano una buona selezione.

Governate camminando.

Abbandonate il ristorante degli
alti dirigenti e recatevi alla mensa, in fabbrica o ai punti di
carico e scarico. Quasi certamente vi troverete in un territorio
poco familiare, il che vi permetterà di ampliare le vostre
prospettive. Il semplice fatto di camminare e andare in
giro, poi, rinvigorisce il cervello. Ecco perché quando si ha
un blocco mentale e non si riesce a trovare una soluzione
a un problema, alzarsi e cambiare ambiente può fare accendere
la famosa lampadina.

Leggete libri divertenti.

L'umorismo promuove la capacità
di comprensione e migliora lo stato di salute; persino il
sistema immunitario sembra gradire una battuta divertente,
poiché viene rafforzato dal senso dell'umorismo e dalle
prospettive inedite che può offrire.

Giocate.

Attività come il bridge, gli scacchi, il sudoku e i
cruciverba dei quotidiani rappresentano tutti ottime occasioni
di esercizio neurale. Anche on-line vi sono ottime
possibilità, vista la crescente popolarità dei giochi di ruolo.
Provate nuovi giochi che stimolano l'emisfero sinistro, come
il biliardo.

Recitate.

Nel migliore dei casi, il gioco è scoperta; e ciò
che si scopre attraverso l'improvvisazione è se stessi, l'attore
interiore che può prestarsi a molti ruoli. (Che ci crediate
o meno, molti comici e cabarettisti di successo hanno
iniziato la carriera facendo i contabili.) Resterete sorpresi
nello scoprire che questo tipo di recitazione può ampliare il
vostro repertorio di comportamenti: il nostro cervello ha un
enorme potenziale nascosto a cui si può attingere per migliorare
la propria personalità e le proprie capacità di leadership.
Fate qualche esperimento durante le riunioni, per
esempio, provando a interagire con i vostri colleghi in diversi
modi: questo vi permetterà di accrescere il vostro fitness
cognitivo.

Scoprite le vostre lacune.

Se siete come la maggior parte
dei dirigenti, vi troverete probabilmente ad affrontare
ogni giorno le stesse questioni nella vita sia professionale
sia personale. Provate dunque ad ascoltarvi, per scoprire
cos'è che non state cercando. Chiedere a un giovane dipendente
di belle speranze di condividere con voi le sue
opinioni è un ottimo punto di partenza. Alternativamente,
provate a variare le vostre letture: se normalmente vi piace
immergervi nella storia o nelle biografie, provate la letteratura;
se siete appassionati di gialli, datevi alle letture scientifiche.

Fate tesoro dei viaggi di lavoro.

I viaggi forniscono ottime
occasioni per dare una scossa al cervello, peraltro senza
richiedere un investimento eccessivo di tempo. Visitate
un museo; leggete un romanzo ambientato nella città in
cui vi trovate; dedicate un paio d'ore a chiacchierare con i
locali in giro per la città. Queste attività vi permettono di
aumentare il vostro quoziente intellettivo culturale e rappresentano
anche un ottimo esercizio cognitivo.

Prendete appunti e poi rileggeteli.

Uno dei maggiori imprenditori
del nostro tempo, Richard Branson, porta sempre
con sé, dovunque vada, un blocco per appunti rilegato.
Tutte le volte che vede o sente qualcosa di interessante, la
annota; dice che molte di queste idee sono diventate nuovi
business.

Provate nuove tecnologie.

Giocare con il nuovo touchpad
e scaricare su un dispositivo portatile quel video scemo
che si trova su YouTube per poi visualizzarlo su una TV
a schermo piatto attiva innumerevoli canali del cervello
che mettono in collegamento le reti auditive, visive e tattili
con il sistema limbico e la corteccia prefrontale. Parlarne e
condividere la propria energia emotiva con gli amici estende
tali attività all'interno cervello. Anche il tronco cerebrale,
che ci tiene svegli e impegnati, ne trarrà beneficio.

Imparate a parlare una nuova lingua o a suonare uno
strumento.

Studiare una nuova lingua vi porterà ai vertici
dell'atletica mentale. Anche apprendere a suonare uno
strumento musicale o riprendere in mano quel vecchio clarinetto
che giace in soffitta da anni può dare un forte stimolo
al vostro cervello. Prendete lezioni.

Allenatevi, allenatevi, allenatevi.

Il cervello non è un'isola;
fa parte di un sistema che trae giovamento dall'esercizio
cardiovascolare, da una dieta sana e da uno stile di
vita regolare. Una delle difese più comunemente riscontrate
contro il morbo di Alzheimer è un buon regime di attività
fisica. L'attività cardiovascolare e di potenziamento muscolare
provoca alcuni cambiamenti biochimici molto salutari,
come l'aumento delle endorfine e del cortisolo; questi benefici,
a loro volta, fluiscono attraverso il sistema circolatorio
e raggiungono i muscoli, le articolazioni, le ossa e, naturalmente,
il cervello. <

pag.9
.....
Le più recenti ricerche oggi ci dicono che l'emisfero
destro è la parte esplorativa del
cervello, dedicata alla scoperta e all'apprendimento.
Quando un bambino studia
una lingua o un adulto impara a
dipingere – ossia tutte le volte che un
individuo osserva e sperimenta il
mondo in modo nuovo – viene esercitato
l'emisfero destro. In un secondo
momento, le nuove conoscenze (ad
esempio, la lingua) migrano, per essere
sfruttate, all'emisfero sinistro, dove vengono
organizzate, codificate e rese disponibili
per l'uso quotidiano. Se l'emisfero
sinistro presiede all'espressione
linguistica, l'emisfero destro è preposto
all'apprendimento di una nuova lingua.
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pag.10
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Gli individui aperti alle novità e all'innovazione
tendono a reagire con prontezza
nelle situazioni di crisi, perché sono
portati a vedere le opportunità anche
nelle situazioni più disperate. La reazione
di Gene Krantz durante le ore più difficili
dell'emergenza dell'Apollo 13 ne è
un esempio: «Credo che questo sarà il
nostro momento di gloria».
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pag.10
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Più in generale, si tratta di avere quell'atteggiamento
aperto nei confronti del
mondo che i monaci buddisti chiamano
«mente del principiante»: una volontà di
staccarsi dalle conoscenze pregresse e
dalle convenzioni esistenti, al fine di cominciare
da capo e coltivare nuove opzioni;
una sfida, questa, che attiva le funzioni
cognitive dell'emisfero destro. Chi
desidera davvero creare opzioni innovative,
non può fare di meglio che attingere
alla filosofia buddista. In Zen Mind,
Beginner's Mind, Shunryu Suzuki descrive
la mente Zen come una mente aperta, che
contempla sia il dubbio sia la possibilità
e che riesce a cogliere la freschezza
e la novità in tutte le cose. Rileva Suzuki:
«Nella mente del principiante albergano
molte possibilità, ma nella
mente dell'esperto ce ne sono poche».
Infine, raccomandiamo anche di
adottare un discepolo. Sebbene sia noto
che essere presi sotto l'ala protettiva di
un superiore può arrecare grandi benefici
ai futuri dirigenti, un continuo flusso
di ricerca dimostra che a trarre il massimo
vantaggio da una relazione di discepolo-
mentore è spesso il mentore stesso,
che è esposto alle informazioni, alle
domande e alle idee dalle quali potrebbe
trovarsi altrimenti troppo distaccato.
.....

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