Quinta parabola sulla leadership
Nelle mani del destino
Nobunaga, grande guerriero giapponese, decise di attaccare il nemico sebbene
il suo esercito fosse numericamente soltanto un decimo di quello avversario.
Lui sapeva che avrebbe vinto, ma i suoi soldati erano dubbiosi.
Durante la marcia si fermò a un tempio shintoista e disse ai suoi uomini:
"Dopo aver visitato il tempio butterò una moneta. Se viene testa vinceremo,
se viene croce perderemo. Siamo nelle mani del destino".
Nobunaga entrò nel tempio e pregò in silenzio. Uscì e getto una moneta.
Venne testa. I suoi soldati si gettarono nella battaglia con tale convinzione
e determinazione che vinsero senza difficoltà.
"Nessuno può cambiare il destino" disse a Nobunaga il suo aiutante di battaglia.
"No davvero" rispose Nobunaga, mostrandogli una moneta che aveva testa su
entrambe le facce.
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