venerdì 11 settembre 2009

Da Leadership di Agostino La Bella

Quarta parabola sulla leadership

La saggezza del firmamento

Un giovane monaco importunava un anziano maestro lamentandosi di non aver capito,
di non poter capire e di avere poca speranza di riuscire a capire in futuro.
"La comprensione, se tu intendi la spiegazione o essere in grado di spiegare,
non è necessaria" rispondeva sempre il maestro.
"Ma se non posso capire, come posso credere allora?" chiese il giovane monaco.
"Non hai bisogno di capire. Nè la fede nè il dubbio dipendono dal fatto di capire".
"Non capisco" disse il monaco.
"Molto bene allora. Tu non hai bisogno di capire e non hai bisogno di credere.
Tutto ciò di cui hai bisogno è di sapere."
Poichè il giovane monaco stava per lamentarsi ulteriormente, il maestro lo portò
in giardino. Lì si fermarono e guardarono su nel cielo notturno.
"Vedi le stelle?"
Il giovane monaco rispose di si.
"Le vedi tutte?"
Il monaco replicò prudentemente che risuciva a vedere tutte quelle che erano visibili.
"Ah, sarei curioso di sapere quante" disse il maestro, e poi indicando chiese:
"La vedi quella?"
Il giovane monaco guardò su, scorse una stella luminosa e disse di si.
"E allora vedi quella vicino?"
Il monaco disse che non ce n'era una vicino.
"Sì, c'è. Guarda a destra, e la vedrai."
Il giovane monaco guardò e alla fine scoprì una stella dalla luce così debole da essere
quasi invisibile. Non riusciva infatti a scorgerla se veniva fissata direttamente.
Al contrario era visibile solamente quando lo sguardo era diretto più oltre. Egli disse
al maestro di averla trovata.
"Allora devi capire che la conoscenza è proprio così. Per sapere che c'è una stella, tu
devi semplicemente poterla vedere. Per credere che ci sia una stella, non devi
assolutamente vederla. Per giungere alla conoscenza, comunque, tu devi essere certo
che ci sia, nonostante tu non la veda chiaramente. Sto parlando, come vedi, per analogia.
Ciò che vale per le stelle, vale per la tua comprensione."
Il giovane monaco si dimostrò soddisfatto, ed essi tornarono al tempio. Là il monaco
sottolineò che l'anziano era davvero un grande e meraviglioso maestro, e anche un
uomo molto saggio. Come aveva potuto sapere che quella particolare stella ne aveva una
vicino appena appena visibile?
"Se è per questo," disse il maestro, "tra una tale miriade di stelle, io dubito che noi
stessimo guardando persino la stessa. Sono infatti molte di più di quelle che abbiamo
veduto con chiarezza. Ogni stella, quindi, ne ha un'altra accanto, quasi invisibile,
che può essere intravista solo indirettamente."

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