sabato 27 novembre 2010

Noi credevamo di Mario Martone

Giovedì 25.11 ho assistito alla proiezione del film di Mario Martone

Noi credevamo

Dal sito film.it la trama
Tre ragazzi del sud Italia, in seguito alla feroce repressione borbonica dei moti che nel 1828 vedono coinvolte le loro famiglie, maturano la decisione di affiliarsi alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini. Attraverso quattro episodi che corrispondono ad altrettante pagine oscure del processo risorgimentale per l'unità d'Italia, le vite di Domenico (Luigi Lo Cascio), Angelo (Valerio Binasco) e Salvatore (Luigi Pisani) verranno segnate tragicamente dalla loro missione di cospiratori e rivoluzionari, sospese come saranno tra rigore morale e pulsione omicida, spirito di sacrificio e paura, carcere e clandestinità, slanci ideali e disillusioni politiche.

Mio personale commento: film lungo, dura circa 3 ore, ma che si fa vedere (nonostante abbiano risparmiato sulle luci). Un film che fa riflettere e che dovrebbe essere da monito a chi vorrebbe rivoluzioni ma che non considera le vite umane e le sofferenze inferte. Però se siamo quà forse lo dobbiamo anche a questi visionari ... che in quanto visionari non avevano le idee molto chiare!

Mi sono applicato ad almeno un paio di cadute di stile nelle scenografie: dei condannati al patibolo percorrono delle lunghe sequenze camminando su delle scale e passerelle realizzate in metallo di foggia un pò troppo moderna per l'epoca; due dei protagonisti si riparano sotto una struttura in cemento armato con tanto di travi per l'elevazione e la struttura viene ripresa più volte anche con un bel panorma del Cilento al centro del quale c'è la costruzione incriminata ... che messaggio ha voluto dare il regista?

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