martedì 3 febbraio 2009

Una riorganizzazione impossibile

In questi giorni l'amministrazione regionale sta sottoponendo all'attenzione delle organizzazioni sindacali le proposte di riorganizzazione degli uffici facenti capo ai dipartimenti oggetto di rivisitazione a seguito della L.r.19/2008. Lavoro che andrà ripetuto a distanza di pochi mesi perchè dal 1 gennaio 2010 l'amministrazione regionale subirà una profonda riorganizzazione. Al di là di questo doppio passaggio che di per se comporterà un rallentamento della già lenta attività amministrativa, quello che emerge e che lascia perplessi sono le modalità con le quali sono state predisposte le proposte. I documenti che descrivono il funzionamento delle nuove strutture si limitano a una elencazione di uffici a ognuno dei quali vengono associate delle descrizioni di materie di competenza, sovente ripetute e che in alcuni casi gli addetti ai lavori considerano destinate a creare conflitti di competenze tra diverse strutture.

Alla richiesta di supportare tali proposte con alcuni numeri che consentano di comprendere il modello organizzativo sottostante (numero di dirigenti, numero di dipendenti, budget economici) e il volume di attività previsto, le risposte che si ottengono sono le più varie e in alcuni casi anche fantasiose; nella sostanza però i numeri non vengono forniti. Questa è la dimostrazione che dietro non c'è alcun progetto e fin tanto che questi vertici politici o amministrativi non lavoreranno sulla base di una reale programmazione che tenga conto delle risorse a disposizione e delle attività da porre in essere, tutto sarà sempre lasciato all'emergenza e all'ineluttabilità delle cose più ovvie di questo mondo come se si trattasse di situazioni imprevedibili. Ancora per quanto continueremo a mancare occasioni.

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