martedì 3 febbraio 2009

Progetto

Progetto


Gentili colleghi,

spero che questa mia non vi arrechi troppo fastidio e qualora non desideriate più ricevere mail da questo indirizzo di posta elettronica potrete inserirlo tra i messaggi di spam o rispondere segnalando di cancellarvi da questa rubrica.

Motivo per cui questa mail potrebbe darvi fastidio.

Dal settembre 2008 ho deciso di tornare a dedicare parte del mio tempo all’attività sindacale nella organizzazione nella quale ho militato attivamente dal 2001 al 2004, la CISL – FP.

Gli amici Gigi Caracausi, Armando Aiello, Vittorio Marino e Paolo Montera mi hanno offerto la possibilità di tornare a occuparmi della dirigenza regionale a livello provinciale.

Prima di accettare questo invito ho proposto loro quello che era il mio progetto per comprendere se lo stesso poteva essere anche il progetto della CISL – FP.

La risposta è stata positiva.

Il progetto è presto detto: mettere a disposizione della dirigenza occasioni di crescita professionale attraverso interventi formativi da realizzare o attraverso una azione di proposta nei confronti dell’Amministrazione o attraverso la messa a disposizione dell’esperienza di colleghi che vorranno dedicare una parte del loro tempo agli eventi organizzati dalla nostra sigla sindacale.

La dirigenza della Regione ha dimostrato in questi anni post riforma di disporre della necessaria preparazione professionale sul piano delle politiche di settore, meno sul piano organizzativo.

Io ritengo che la causa di questa impreparazione sia legata alla non conoscenza di strumenti gestionali in grado di consentire ai dirigenti di governare realmente le strutture alle quali sono preposti.

L’impostazione di stampo amministrativo che si è voluto far assumere ai dirigenti ha praticamente impedito la diffusione di metodologie e tecniche di stampo manageriale che, come vorrebbe la norma di riforma, dovrebbero far porre più attenzione ai risultati piuttosto che agli adempimenti.

Io dico che gli adempimenti hanno certamente un peso del quale dobbiamo tenere conto ma questo non vuol dire che non si deve porre attenzione anche ai risultati per il cui raggiungimento necessitiamo di risorse congrue.

In assenza di un quadro trasparente dal quale emerga su quali risorse può contare un dirigente, tutta la categoria rischia di rimanere ostaggio della politica o della dirigenza generale che potranno assegnare obiettivi sganciati dalle risorse e quindi agevolare o mettere in difficoltà chi loro vorranno.

Io, insieme a chi condividerà il progetto, intendo lavorare per contribuire a fornire a ciascun dirigente la necessaria conoscenza degli strumenti che devono costituire il bagaglio professionale del dirigente per quanto riguarda la programmazione e il controllo e naturalmente i diritti derivanti dai contratti di categoria.

Avere un contratto è un diritto. Raggiungere gli obiettivi è un dovere. Disporre delle necessarie risorse è un diritto.

La dirigenza vuole lavorare per servire la comunità siciliana, lo potrà fare se farà valere la propria professionalità e non la propria appartenenza.

Io, insieme a voi, voglio contribuire a far crescere questa Regione e questa comunità.

Naturalmente il mio impegno e quello della CISL – FP sarà anche rivolto alle consuete problematiche sindacali relative a contrattualizzazione, mobilità, vertenze aziendali e quant’altro.

Nel ringraziarvi per il tempo che avete dedicato a queste poche righe vi do appuntamento agli incontri che nelle prossime settimane cominceremo a realizzare presso i dipartimenti dell’amministrazione regionale e gli altri enti che applicano il contratto collettivo della Regione.

Chi lo vorrà potrà raggiungermi sul mio blog attraverso il quale socializzo le mie esperienze e raccolgo commenti e suggerimenti (

http://blog.libero.it/fedro)

Cordialmente

Paolo Luparello

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